Domenica 31 maggio il cardinale Angelo Scola sarà a Mombretto di Mediglia (Milano). Alle 10 celebrerà la Messa nella parrocchia della Beata Vergine del Rosario (via 1° Maggio, 43) per la dedicazione della chiesa. «È stata costruita dieci anni fa, ma non è ancora stata dedicata», spiega infatti il parroco don Mario Zaninelli.
Come vi siete preparati per questo momento?
È da un anno che abbiamo iniziato la preparazione con diversi incontri di spiritualità. Nello scorso novembre abbiamo fatto un pellegrinaggio in Terra Santa. Ci sono stati poi alcuni appuntamenti che hanno visto l’intervento di giornalisti, come Luigi Accattoli. Mentre monsignor Claudio Fontana, collaboratore del Servizio diocesano per la Pastorale liturgica, ci ha spiegato come avviene la Dedicazione.
Quali sono le caratteristiche del vostro territorio?
Siamo nella zona a sud di Milano, l’ultimo paese prima di entrare nella diocesi di Lodi, vicino a Paullo. Non è un territorio semplice, come del resto tutte le periferie. Ma è una realtà che offre molte possibilità per crescere insieme. La parrocchia comprende circa 4 mila abitanti. Sono l’unico prete e collaboro molto con i laici per le diverse attività parrocchiali. Abbiamo poi la fortuna di avere anche un buon rapporto con l’amministrazione comunale.
La crisi economica si è sentita molto?
Sì, molte persone hanno bisogno d’aiuto. Per andare incontro alle diverse esigenze abbiamo istituito alcuni servizi. Tra queste abbiamo aperto uno sportello della Caritas, che non si limita solo a distribuire gli alimenti o gli indumenti, ma prevede anche la presenza di un avvocato e di un centro psicopedagogico.
Immigrati: com’è la situazione?
Sono poco presenti.
I giovani partecipano attivamente alle iniziative parrocchiali?
Sì. Come pastorale giovanile seguiamo il programma proposto dalla Diocesi. La catechesi è divisa per fasce d’età tra preadolescenti, adolescenti e giovani. Certo, è una parrocchia in formazione, perciò i gruppi, come le stesse attività proposte ai ragazzi, si stanno evolvendo e si svilupperanno nel tempo. Organizziamo inoltre l’attività di oratorio estivo, i gruppi di pastorale giovanile e le vacanze estive insieme. La popolazione qui è molto giovane. Ci sono tante coppie con bambini e c’è una forte voglia di fare. La risposta delle persone è dunque molto bella.
Anziani: a che punto siamo?
La presenza di anziani è piuttosto ampia. Nel nostro territorio infatti c’è una Rsa che ospita quelli che hanno maggiori difficoltà e che, per diversi motivi, non riescono più a vivere a casa loro in modo autosufficiente: attualmente qui vivono circa 150 persone. Ci sono poi alcuni anziani che abitano in casa, ma hche anno problemi a muoversi o a uscire. Per questi abbiamo istituito alcuni ministri straordinari dell’Eucaristia, che portano loro la Comunione periodicamente, mentre diversi laici hanno dato la disponibilità per aiutare e assistere coloro che si trovano in difficoltà.