Chi ha a cuore la scuola e il suo valore educativo, sabato 15 marzo non potrà mancare alla tradizionale marcia «Andemm al Domm», manifestazione pensata e voluta dalla Diocesi di Milano e dai gestori di scuole cattoliche e d’ispirazione cristiana per tenere viva l’attenzione su un diritto fondamentale: la libertà di scelta educativa.
L’iniziativa è promossa da Arcidiocesi di Milano, Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche), Fidae (Federazione istituti di attività educative), Amism (Associazione milanese scuole materne), Fism (Federazione italiana scuole materne), Cdo (Compagnia delle Opere) Opere educative, la sezione lombarda dell’Age (Associazione italiana genitori), F.I.S.I.A.E. (Federazione Italiana Sportiva Istituti Attività Educative).
Tema di questa 32a edizione sarà «Famiglia e scuola: risorse per affrontare la crisi». L’intento è quello di portare una parola di speranza in un momento storico difficile e ritrovare i valori autentici su cui basare la rinascita del Paese. La crisi, infatti, impone scelte anche dal punto di vista dell’educazione e la marcia vuole sensibilizzare le istituzioni affinché mettano al centro del loro dibattito la libertà di scelta educativa, tornando a considerare la famiglia come prima struttura sociale, luogo dove poter imparare a conciliare diritti e doveri, la libertà propria e il rispetto dell’altro.
«La famiglia e la scuola sono elementi cardine della società ed è qui che ci si può aggrappare per trovare conforto e soluzioni – commenta Michele Ricupati, presidente dell’associazione “Marcia della scuola cattolica Andemm al Domm” -. La crisi non può essere motivo per scegliere al ribasso la struttura educativa, al contrario deve essere occasione di riflessione per optare per quella che possa dare un solido futuro ai nostri figli». E aggiunge: «La marcia della scuola cattolica è una marcia di solidarietà. Solidarietà verso i più deboli che si affacciano alle scuole cattoliche: i ragazzi diversamente abili e i ragazzi stranieri». La speranza, ma anche l’obiettivo, precisa Ricupati, «è di riuscire a raccogliere contributi sempre maggiori per aiutare tanti ragazzi disabili e stranieri che non hanno la possibilità di pagarsi le rette scolastiche, perché per noi è fondamentale che sia la famiglia a scegliere quale modello culturale far seguire ai propri figli».
La partenza della marcia, cui sono invitati a partecipare studenti di ogni ordine e grado, genitori, insegnanti e gestori di scuole, ma soprattutto famiglie provenienti da tutta la Diocesi, sarà alle 9.30 in via Vittor Pisani, nel suo tratto iniziale vicino a piazza Duca d’Aosta e da qui si proseguirà per piazza della Repubblica, via Turati, piazza Cavour, via Manzoni, piazza della Scala, via S. Margherita fino all’arrivo, previsto intorno alle 11.30, in piazza Duomo, dove sarà presente l’arcivescovo Angelo Scola con alcuni esponenti dell’amministrazione comunale e regionale.
«Noi abbiamo a cuore tutta la scuola pubblica, sia quella statale sia paritaria – tiene a precisare don Michele Di Tolve, responsabile del Servizio per la Pastorale scolastica della Diocesi -, la libertà di educazione è certamente una questione di democrazia e pluralismo, ma prima ancora di salvaguardia di un diritto, poiché la famiglia è, per natura, fondamentale protagonista dell’educazione dei figli. La crisi non deve diventare un fattore determinante per condizionare l’istruzione dei giovani. Al contrario, in un momento come quello attuale, ci deve essere una maggiore libertà di scelta educativa, visto che si fanno già rinunce in altri campi».
Marciare tutti insieme nelle vie del centro di Milano sarà dunque una bella occasione per riaffermare il ruolo insostituibile e di promozione sociale della scuola cattolica.