Sabato 8 novembre il cardinale Angelo Scola sarà in visita a Cinisello Balsamo (Mi). Alle 18 celebrerà la Messa nella parrocchia di San Pietro Martire alla Crocetta. Al termine ci sarà l’incontro con i preti del Decanato. Abbiamo chiesto al parroco, don Alberto Beretta, quali sono le caratteristiche di questo territorio.
Chi sono gli abitanti della vostra parrocchia?
La parrocchia di San Pietro Martire in Cinisello Balsamo è un po’ particolare per il suo contesto sociale e per la composizione dei suoi parrocchiani. È una tipica parrocchia della periferia di Milano di circa 18 mila anime, secondo le forze dell’ordine e le autorità locali, con tutte le difficoltà della periferia. Dico “circa” perché sono tantissimi gli immigrati irregolari presenti in questo quartiere. È un lembo di terra con confini artificiali che sono da una parte la tangenziale che collega la Milano-Torino alla Milano-Venezia e che vede un passaggio di traffico notevole, e dall’altro viale Fulvio Testi, anch’esso con passaggio notevole di autoveicoli ogni giorno. Oltre a me c’è don Carlo Carozzi, residente con incarichi pastorali.
Come siete organizzati e quali attività si svolgono da voi?
La parrocchia è ben attrezzata per quanto riguarda le strutture anche se in questi anni si è dovuto mettere mano a tutte le costruzioni esistenti per un’opera di ristrutturazione e di messa a norma secondo le leggi vigenti. Accanto alla chiesa parrocchiale c’è la casa dei preti e sotto le aule di catechismo. Sotto la chiesa c’è un grande salone parrocchiale multiuso, da poco ristrutturato, e un salone teatro da ristrutturare e mettere a norma. Dietro la chiesa c’è l’oratorio Maria Ausiliatrice e la scuola materna acquisita nel 2007 dalla Fondazione Martinelli. Staccato dal centro parrocchiale, infine, c’è l’oratorio “Emmaus”, una struttura che deve essere rifatta totalmente e che in questo momento ospita 23 profughi provenienti dal Bangladesh. Posso dire che anche pastoralmente la parrocchia è ben impostata: ci sono attività che riguardano tutte le fasce di età, dagli incontri per il Battesimo, alle varie catechesi fino ai momenti per la terza età.
La crisi economica si è sentita molto sul vostro territorio?
Sì, si è sentita particolarmente: siamo un territorio di periferia e c’è un alto numero di immigrati. La Caritas parrocchiale compie un lavoro davvero grande per venire incontro ai disagi anche se non può risolvere tutti i problemi, si fa quello che si può.
C’è partecipazione alla Messa domenicale e alle attività della parrocchia?
La Santa Messa domenicale presenta una buona frequenza. Posso comunque dire che la presenza all’Eucaristia in questi ultimi anni non è diminuita ma, penso, aumentata e vedere così tanti fedeli mi sembra sempre quasi un miracolo. È difficile calcolare una percentuale perché ci sono anche persone provenienti da ogni angolo del mondo e vivono qui anche molti di religione musulmana. In questi ultimi anni si è cercato di sviluppare ancora di più l’attività della Caritas e del gruppo missionario. I gruppi familiari, che credo possano avere un futuro pastoralmente valido ed essere veramente utili nella vita parrocchiale, hanno vissuto momenti altalenanti. È molto bello vedere, inoltre, che in parrocchia c’è un grande numero di volontari, sono più di 200, che danno un forte contributo per le diverse attività presenti.
Giovani: a che punto siamo?
In questo momento la pastorale giovanile è affidata a una suora salesiana, suor Daniela Sirocchi, che abita presso la comunità della Rondinella a Sesto e viene tutti i giorni per la catechesi. La suora si occupa, con grande impegno, di tutta la pastorale giovanile dalla catechesi della iniziazione cristiana fino ai diciottenni e ai giovani. In questi anni, in collaborazione con il Decanato, abbiamo sviluppato alcuni incontri in preparazione ai Battesimi, coinvolgendo e preparando coppie che possano incontrare i genitori dei battezzandi.