«Sono quattro anni che va in vacanza con l’Azione Cattolica. Ha fatto tutti i campi scuola dell’Acr e quest’anno, dal 30 giugno al 7 luglio, è stato alla settimana 14 enni», racconta Monica Giordano di Bareggio, mamma di Andrea Pozzi. «Ha iniziato a iscriversi all’Acr quando ha fatto il percorso di preparazione alla prima Comunione – continua -. Ogni anno non vede l’ora che arrivi luglio per incontrare ancora una volta i suoi amici che non vede per tutto l’anno». «Io prima l’Ac non la conoscevo, c’era un mio amico che ci andava e mi ha detto: “Vieni anche tu” – ci spiega Andrea -. A Santa Caterina siamo andati insieme per la prima volta e poi da lì abbiamo fatto tutte le estati così».
Con i suoi quattro anni di esperienza, Andrea sembra proprio un veterano delle settimane estive di Ac, e non sa che prima di lui, dalla casa “La Benedicta” a Santa Caterina Valfurva sono passati, dagli anni Settanta a oggi, migliaia di giovani ambrosiani. Queste settimane continuano a chiedere tanto ai ragazzi che vi partecipano: sognare in grande per scoprire la propria vocazione, proprio perché i cristiani sono testimoni della Buona Notizia per gli uomini.
«Abbiamo celebrato la Messa tutti i giorni e pregato la mattina, prima di pranzo e la sera – ci spiega invece Emanuele Colzani di Giussano -. Una mattina di deserto, un momento di raccoglimento dove ognuno stava per conto suo per riflettere, trovare una parola che riassumesse l’esperienza vissuta e scrivere una preghiera. L’ultima sera, invece, l’adorazione eucaristica notturna: io ho fatto il turno dalle 2 e mezza alle 3».
Anche l’attuale presidente diocesana di Ac, Valentina Soncini, è passata da giovane per “La Benedicta”, esattamente nel 1984; nel 1993, quando era responsabile adolescenti, per la prima volta le settimane sono state miste tra maschi e femmine. Ora i responsabili adolescenti sono Stefania Rotondi e Fabio Panozzo: «È sorprendente la disponibilità degli adolescenti a entrare in relazione, la fiducia con cui si lasciano toccare e plasmare dalla Parola, la gioia nel servizio». Da questa disponibilità a lasciarsi plasmare dalla Parola sono nate tante vocazioni, alcune nascoste altre più visibili: per esempio, da giovani sono stati a “La Benedicta” la senatrice Daniela Mazzuconi, oppure ancora monsignor Franco Agnesi, oggi Vicario episcopale per la Zona di Varese. Con loro molti altri che oggi magari non sono più iscritti all’Azione Cattolica, ma che hanno un ricordo e una riconoscenza forte per una esperienza di fede che li ha accompagnati durante il periodo delle scelte fondamentali per la vita.
La voglia di scegliere per il bene e di pensare in grande è ancora caratteristica dei ragazzi: «È stata nostra figlia a chiederci di andare a Santa Caterina – racconta la mamma di Barbara Rizzo, di Renate -. Noi abbiamo appoggiato la sua richiesta, anche se lei è la prima figlia e per noi è la prima volta che stava via di casa da sola». E ciascuno trova il suo spazio: «Anche se durante la gita io mi sono dovuta fermare perché non ce la facevo più abbiamo trovato qualcosa da fare – racconta la figlia -. Con un’altra ragazza siamo rimaste al rifugio e abbiamo fatto la rassegna stampa che sarebbe poi servita per tutti durante la serata».