Le sette comunità cristiane di Cesano Maderno, in particolare i giovani che al loro interno si incontrano e crescono, hanno accolto con stupore e con immediata gratitudine la scelta del Seminario di “abitare” per quattro intensi giorni, proprio qui, in mezzo a noi.
Niente di simile a una campagna di arruolamento: la Missione vocazionale 2013, che dal 6 al 9 ottobre assumerà addirittura il logo (“Jump”) della proposta diocesana per gli oratori, rafforzerà, con la presenza straordinaria di una settantina di seminaristi, l’ingresso di una città di quasi 40 mila abitanti nell’Anno della Fede.
“Jump” è parola inglese che significa balzo, dunque un rischio, una partenza: ogni singola storia di vocazione, ogni volto ospitato, ciascuna delle esperienze condivise sprigionerà il fascino proprio di un personalissimo “salto della fede”. Nel seminarista il Signore Gesù, da un articolo del Credo o dall’eco di discorsi lontani, parrà muoversi verso di noi e offrirsi all’attenzione come il possibile e più totale “sì” alla concreta persona che siamo. Per cui l’aver lasciato qualcosa per seguirlo non attenua il sapore intenso di una vera e propria fortuna: «So in modo chiaro e certo che è bene che io ci sia, che esista» (Benedetto XVI, Messaggio per la XXVII Giornata Mondiale della Gioventù).
Chi rimarrà seduto, chi non si lascerà contagiare, come il cieco del Vangelo, dal movimento che il passaggio del Signore suscita? In fondo, gli aspetti organizzativi, le grandi energie profuse dai seminaristi e dalle comunità cittadine per giornate dense di appuntamenti a tutto campo non sono che un tentativo di predisporre le condizioni più favorevoli alla scintilla della fede, debole fiamma che scioglie il gelo interiore, che dona allegria e illumina i passi da compiere.
Uniti nella Missione
La Chiesa, nella città di Cesano Maderno, è stata negli anni recenti organizzata in una Comunità pastorale, dedicata alla Pentecoste e comprendente quattro parrocchie, e in un’Unità pastorale, intitolata alla SS. Trinità, comprendente le altre tre. La Missione vocazionale arricchirà il cammino spirituale di ciascuna parrocchia, con le testimonianze dei seminaristi a tutte le Messe domenicali, l’incontro con i bambini del catechismo e con alcuni ammalati, l’animazione straordinaria negli oratori. Allo stesso tempo, e soprattutto, alimenterà il profondo senso di comunione tra gruppi e persone, coltivato con grande bellezza, ma non senza debolezze, in molti anni di pastorale d’insieme: la grande festa in piazza, gli incontri con ragazzi, adolescenti, giovani e genitori della città, il confronto con le principali associazioni giovanili o di carità, la testimonianza nelle scuole, la conversazione con i sacerdoti, una solenne Messa conclusiva concorreranno a offrire ad una città composita l’esperienza positiva della sua unità.
Diverse testimonianze
Certamente una delle esperienze più significative sarà quella di chi ospiterà un seminarista in casa propria, offrendogli un letto e qualche pasto: conoscersi, chiacchierare, domandare, condividere del tempo insieme in maniera così “esclusiva” sarà un’occasione unica, nella sua semplice e tranquilla informalità. Proprio con questa certezza saranno specialmente famiglie di adolescenti e giovani quelle che apriranno le proprie porte, le case nelle quali è più viva e a volte travagliata la domanda sulla propria bontà e sul che cosa far di sé, dei propri limiti e dei propri doni.
Ad arricchire la Missione sarà infine la presenza di alcune giovani sulla via della consacrazione negli istituti religiosi o di vita consacrata presenti in città: le Ausiliarie diocesane, le Suore Sacramentine, del Preziosissimo Sangue, dell’Immacolata e le Figlie di Maria Ausiliatrice. La specificità dell’identità femminile e lo straordinario contributo di molte donne alla vita della Chiesa ci ha portato, con il Seminario, a sentire come una priorità rappresentare, in una Missione tradizionalmente concentrata sulla vocazione sacerdotale, una forma di vita oggi sempre meno conosciuta, ma abbracciata da centinaia di giovani cesanesi e binzaghesi nei decenni passati. Alcune di loro interverranno nei più significativi incontri di testimonianza e di preghiera.
Missione significa essenzialmente andare, cercare, ascoltare, raccontare. Oltre a chi già vive la parrocchia come una casa, la presenza dei seminaristi avrà una consistenza e una visibilità capaci di raggiungere chi di solito vuol tenersi fuori, chi ha la sensazione di risultare scomodo o invisibile, chi non conosce o non ama naturalmente la Chiesa, chi ha le sue amicizie e i suoi interessi altrove.
Per tutti “il salto della fede” è possibile subito, improvviso, imprevisto. Poi ci saranno mesi, anni, una vita forse, per appropriarsene fino in fondo e per consolidarne i risultati, ma l’azione della Chiesa, nello spazio di pochi giorni, come doveva accadere al passaggio di qualche apostolo in un’antica città, può sprigionare e seminare nella contingenza qualcosa di eterno.