Le accoglienze si infittiscono, le storie escono dalla nebbia del dolore impersonale. Il nucleo familiare composto di quattro generazioni, dalla bisnonna al nipotino, ospitato a Casa Monluè. La famiglia di persone sordomute, accolta in un appartamento di Quarto Oggiaro. E tante altre microvicende simili, ciascuna con il proprio carico di paure e di sgomento, ciascuna confortata da operatori e comunità ospitali.
L’accoglienza dei profughi dall’Ucraina, coordinata in diocesi da Caritas Ambrosiana, si va ramificando. A Milano Casa Monluè (centro collettivo alla periferia est della città), sulla base di una convenzione stipulata con la Prefettura di Milano, ospita, tra continui arrivi e partenze, fino a 90 persone, che rimangono per alcuni giorni o settimane, prima di essere avviate in appartamenti resi disponibili da parrocchie e comunità religiose della città. La cooperativa Farsi Prossimo (gestore della rete) ha già promosso 15 micro-accoglienze; altre sono in fase di attivazione. Il sistema convenzionato con la Prefettura, estensione di un precedente accordo per l’accoglienza di profughi, funziona ormai quasi a pieno regime e arriverà a ospitare 190 persone.
Nelle altre Zone
Nelle Zone pastorali che ricadono in altre provincie (Monza Brianza, Lecco, Varese), Caritas in questi giorni sta organizzando una rete di appartamenti, resi disponibili da privati e parrocchie, in risposta – con il coordinamento di Caritas Italiana – a un avviso pubblico emesso dalla Protezione civile nazionale. Questa ulteriore rete di accoglienza supportata da fondi pubblici offrirà, in diocesi, alloggi per almeno un centinaio di persone.
Caritas Ambrosiana da settimane ha infine stretto contatti con una quarantina di parrocchie impegnate nell’accoglienza non convenzionata di alcune centinaia di profughi giunti in Italia autonomamente. E sta procedendo, tramite le proprie articolazioni zonali e decanali, a censire altre accoglienze “informali”, avviate in tutta la diocesi da parrocchie o da famiglie sostenute da parrocchie. Caritas Ambrosiana ha già assicurato supporto finanziario e umanitario (tramite la rete delle Caritas parrocchiali, dei centri d’ascolto e degli Empori della solidarietà) ad alcune di queste esperienze; in prospettiva, cercherà di sostenere con risorse proprie tutte le realtà parrocchiali che dovessero manifestare esigenze d’aiuto.
La missione a Leopoli
Sul fronte internazionale, la settimana è stata segnata dal viaggio che il direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello, ha compiuto a Leopoli, dove ha incontrato i suoi omologhi di Caritas Ukraina e Caritas Spes, i due organismi (espressione della Chiesa greco-cattolica di rito bizantino e della Chiesa latina) che nei primi 40 giorni di guerra hanno prestato aiuto e rifugio, in varie forme, a 500 mila persone. Altre centinaia di migliaia di profughi sono stati assistiti delle Caritas nazionali dei Paesi confinanti.
A questo sforzo umanitario, coordinato da Caritas Internationalis (sintetizzato qui), le Caritas Italiana e Ambrosiana contribuiscono con erogazioni economiche. Nella diocesi di Milano, la raccolta fondi ha fruttato (dato aggiornato al 7 aprile) quasi 3,7 milioni di euro. Tra le iniziative finanziate, vanno segnalate quelle condotte nella Repubblica Moldova da Missione Sociale Diaconia, partner storico di Caritas Ambrosiana. L’associazione è impegnata nella costruzione, utilizzando moduli prefabbricati, di un centro di aggregazione per minori rifugiati nella città di Balti. I bambini e ragazzi ucraini che frequentano il centro necessitano di kit scolastici e di gioco, perché durante la fuga non hanno potuto portare con sé libri, materiale didattico, giochi. Caritas Ambrosiana ha dunque deciso di dedicare i “Regali solidali” per la Pasqua 2022 (diversi kit, da 10 a 260 euro) ai minori ucraini ospitati a Balti.
Per conoscere le attività di Caritas Ambrosiana
– Info sull’evolversi degli aiuti: www.caritasambrosiana.it /tel. 02.40703424 (lunedì-sabato, ore 10-20)
– Segnalazioni di alloggi per accoglienze: Area Stranieri (stranieri@caritasambrosiana.it; tel. 02.40703424)
– Info sugli aspetti legali dell’accoglienza (permessi, ricongiungimenti familiari, minori non accompagnati): Servizio Accoglienza Immigrati (sai@caritasambrosiana.it; tel. 02.67380261)
Per sostenere la raccolta fondi di Caritas Ambrosiana
- con carta di credito online www.caritasambrosiana.it
- in posta C.C.P. n. 000013576228 intestato Caritas Ambrosiana Onlus – Via S. Bernardino 4 – 20122 Milano
- con bonifico C/C presso il Banco BPM Milano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN:IT82Q0503401647000000064700
Causale: Conflitto in Ucraina / Le offerte sono detraibili fiscalmente