Gen 17,1b-8; Sal 118 (119),25-32; Pr 5,1-13; Mt 5,27-30
Darò a te e alla tua discendenza dopo di te il paese dove sei straniero, tutto il paese di Canaan in possesso perenne; sarò il vostro Dio. (Gen 17,8)
L’esperienza di Abramo nella lettura di oggi è un’occasione per rinnovarci nella fede e ci svela un segreto: l’obbedienza. La Parola di Dio e le sue richieste, seppur non comprese, seppur nuove, come l’abbandono della propria terra per un futuro incerto, richiedono l’accoglienza e l’obbedienza per generare novità. Un’obbedienza che non nasce dalla comprensione del messaggio (chissà quanti dubbi ci saranno stati nel cuore di Abramo!), ma che nasce dalla fede in Dio, che può solo operare il bene e il buono per ciascuno di noi. Ecco che qui troviamo tanti snodi della vita missionaria e di ciascuno di noi, quando ci siamo fidati di un’intuizione e ci siamo lanciati nell’incertezza, quando abbiamo lasciato tutto per una parola ascoltata… Rinnovaci ancora, Signore!
Preghiamo
Quando ho paura di volare, tu sollevami Signore.
Quando quel primo passo mi costa fatica,
sostienimi Signore.
Quando lasciare mi sembra impossibile,
accompagnami Signore.
Rendimi strumento della tua novità e della tua volontà.