ALL’INGRESSO
Sperate in Dio, popoli di ogni luogo,
aprite al suo cospetto il vostro cuore;
egli è il nostro rifugio.
LETTURA Es 25, 1; 27, 1-8
Lettura del libro dell’Esodo
In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè dicendo: «Farai l’altare di legno di acacia: avrà cinque cubiti di lunghezza e cinque cubiti di larghezza. L’altare sarà quadrato e avrà l’altezza di tre cubiti. Farai ai suoi quattro angoli quattro corni e costituiranno un sol pezzo con esso. Lo rivestirai di bronzo. Farai i suoi recipienti per raccogliere le ceneri, le sue palette, i suoi vasi per l’aspersione, le sue forcelle e i suoi bracieri. Farai di bronzo tutti questi accessori. Farai per esso una graticola di bronzo, lavorato in forma di rete, e farai sulla rete quattro anelli di bronzo alle sue quattro estremità. La porrai sotto la cornice dell’altare, in basso: la rete arriverà a metà dell’altezza dell’altare. Farai anche stanghe per l’altare: saranno stanghe di legno di acacia e le rivestirai di bronzo. Si introdurranno queste stanghe negli anelli e le stanghe saranno sui due lati dell’altare quando lo si trasporta. Lo farai di tavole, vuoto nell’interno: lo faranno come ti fu mostrato sul monte».
SALMO Sal 95 (96)
Popoli tutti, date gloria al Signore!
Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo. R
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine. R
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude,
davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli. R
EPISTOLA Eb 13, 8-16
Lettera agli Ebrei
Fratelli, Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre! Non lasciatevi sviare da dottrine varie ed estranee, perché è bene che il cuore venga sostenuto dalla grazia e non da cibi che non hanno mai recato giovamento a coloro che ne fanno uso. Noi abbiamo un altare le cui offerte non possono essere mangiate da quelli che prestano servizio nel tempio. Infatti i corpi degli animali, il cui sangue viene portato nel santuario dal sommo sacerdote per l’espiazione, vengono bruciati fuori dell’accampamento. Perciò anche Gesù, per santificare il popolo con il proprio sangue, subì la passione fuori della porta della città. Usciamo dunque verso di lui fuori dell’accampamento, portando il suo disonore: non abbiamo quaggiù una città stabile, ma andiamo in cerca di quella futura. Per mezzo di lui dunque offriamo a Dio continuamente un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome. Non dimenticatevi della beneficenza e della comunione dei beni, perché di tali sacrifici il Signore si compiace.
VANGELO Mc 8, 34-38
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco
In quel tempo. Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, il Signore Gesù disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà. Infatti quale vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita? Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».
DOPO IL VANGELO
Porgimi orecchio, Signore, e ascoltami.
Salva il tuo servo, o Dio, che spera in te.
Abbi pietà di me perché sempre ti invoco.
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Canterò senza fine la pietà del Signore.
Con la mia bocca annunzierò a tutte le genti la tua verità.
O Signore, ricordati di me.
ALLA COMUNIONE
Chi degnamente si ciba dei doni di Cristo
non sarà condannato, ma salvato per grazia di Dio.
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LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA dell’ultima domenica dopo l’Epifania detta «del perdono»
VANGELO DELLA RISURREZIONE Lc 24, 13a. 36-48
Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Luca
In quello stesso giorno, mentre gli Undici e gli altri che erano con loro parlavano di queste cose, il Signore Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Seguono le letture della liturgia domenicale