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Appello

Il Csi alle istituzioni: «Più tutele allo sport di base»

Il presidente nazionale Vittorio Bosio pensa a un piano di sviluppo e di promozione della socialità nello sport

19 Gennaio 2022
Vittorio Bosio

Il presidente nazionale del Centro sportivo italiano Vittorio Bosio ha incontrato online i presidenti di tutti i Comitati territoriali e regionali dell’associazione. Un incontro voluto per fare il punto sulla sostenibilità di alcune azioni, sulle difficoltà dovute al nuovo aumento dei contagi nel Paese, al rincaro del carburante e dell’energia che pesa sui gestori degli impianti sportivi, ma che ha confermato su più fronti il ruolo privilegiato delle attività svolte a livello territoriale dalle società sportive, spazio educativo e strumento di incontro e socializzazione.

Preoccupazione per i protocolli

Da questa premessa è emersa anche una certa preoccupazione sui protocolli per il ritorno all’attività sportiva per gli atleti post-Covid, mitigata dalla recente decisione del Cts di rendere operativo il protocollo «Return to play» pubblicato dalla Fmsi, che prevede esami semplificati dopo la guarigione, ma pur sempre oneroso a carico delle famiglie.

La nuova situazione, grazie anche alla campagna vaccinale e all’adozione di protocolli seri e rigorosi, sta evidenziando una minore aggressività della malattia, soprattutto verso i più giovani. Da più fronti e zone geografiche è stata condivisa la necessità però di trovare equilibri che non pregiudichino le occasioni di socializzazione e di incontro per i ragazzi, quali quelle che lo sport, con la scuola, garantiscono.

Sviluppo delle relazioni

In questo senso il Csi intende promuovere, rivolgendosi alle istituzioni, un piano di sviluppo e di promozione della socialità nello sport e con lo sport. L’auspicio è che il Governo, in particolare la Sottosegretaria di Stato con delega allo sport Valentina Vezzali e il Coni, proseguano a lavorare per tutelare non solo lo sport di vertice, ma anche chi da sempre ha efficacemente sostenuto la promozione sportiva, specialmente quelle società sportive di base, che assicurano a molti ragazzi inclusione, relazione e quell’opportunità di confronto e di crescita, attraverso uno sport che li faccia sentire a casa.