Da oggi al 16 gennaio 2022 la Fondazione Stelline ospita la mostra «La bellezza del sacro. Milano e la Scuola Beato Angelico 1921-2021», a cura di Jacopo Benedetti, Umberto Bordoni, Riccardo Cavallaro, Alessandro Nanni con Giovanni Chiaramonte, realizzata in occasione del centenario della celebre scuola milanese di arti per la liturgia.
Attingendo alla straordinaria ricchezza dell’archivio fotografico della Scuola Beato Angelico, il percorso espositivo – allestito nel Quadriportico della Fondazione Stelline – offre una narrazione che attraverso 40 fotografie e testi descrittivi, affronta per temi lo sviluppo del rapporto tra la Scuola e il contesto civile ed ecclesiale. In particolare vuole offrire ai visitatori una panoramica sugli aspetti che in un secolo hanno legato indissolubilmente l’istituzione alla città che la accoglie.
La mostra – visitata oggi dall’Arcivescovo – vuole infatti riflettere e porre in luce il contributo offerto dalla Scuola, durante questo suo secolo di vita, in particolare alla città di Milano e al territorio lombardo, indicando al contempo le linee per una sua rinnovata presenza nell’attuale contesto cittadino e internazionale. È stata visitata oggi dall’Arcivescovo (vedi qui sotto l’intervista).
La storia della Beato Angelico
Fondata nel capoluogo lombardo nel 1921 da monsignor Giuseppe Polvara, la Scuola Beato Angelico è espressione italiana del movimento liturgico e del dialogo tra la Chiesa e le arti: in questi cento anni di presenza, infatti, ha costruito, restaurato, adeguato e decorato centinaia di chiese sul territorio nazionale e all’estero, formando migliaia di allievi tra cui il fotografo Gabriele Basilico, il regista Ermanno Olmi, l’architetto Mario Botta, gli artisti Marcello Chiarenza e Adrian Paci.
Vedi qui sotto l’intervista al direttore della Fondazione don Umberto Bordoni.
La mostra
Il percorso espositivo vuole documentare lo sviluppo dell’artigianato e la nascita del design per la produzione di suppellettile liturgica; l’impegno sia per la progettazione e la costruzione di nuove chiese, sia per il restauro e la valorizzazione dei beni architettonici ecclesiali; la nascita della Famiglia Beato Angelico e l’opera di restauro e valorizzazione della basilica e dell’oratorio di San Pietro al Monte a Civate (Lecco); il lavoro di fotografi nazionali e internazionali che, attraverso la propria opera, hanno contribuito allo sviluppo della nuova identità visiva della rivista Arte Cristiana. Infine, il contributo che la nascita di una Scuola d’arte nella Milano degli anni Venti – dove vedono la luce importanti istituzioni quali la Triennale e l’Università Cattolica – ha offerto alla città.
Il legame con la Diocesi
A partire dagli anni dei cardinali Schuster e Montini, infatti, la Scuola Beato Angelico – oggi una Fondazione di Culto legata alla Diocesi di Milano e presieduta da monsignor Luca Bressan (vedi sotto l’intervista) – partecipa allo sviluppo moderno di Milano e del territorio lombardo attraverso la promozione della formazione e dello studio dell’arte cristiana, la produzione di arte per la liturgia e il restauro del patrimonio locale. A tal proposito occorre citare l’impegno della Famiglia Beato Angelico e l’opera svolta dalla Scuola a San Pietro al Monte, sopra Civate, sito in attesa del riconoscimento di «patrimonio dell’umanità» da parte dell’Unesco.
La nascita della Scuola è da iscriversi all’interno del fenomeno più ampio di genesi e “genealogia” del mondo del design in terra lombarda, argomento che sarà oggetto di un apposito convegno in programma nel 2022.
Gli eventi del centenario
La mostra è realizzata dalla Scuola Beato Angelico in collaborazione con la Fondazione Stelline, con il contributo di Regione Lombardia, il patrocinio del Comune di Milano e il sostegno di Intesa Sanpaolo. Rientra nel calendario degli eventi organizzati per i 100 anni della Scuola Beato Angelico, tra cui vi è anche il concerto “Musica e parole per il Centenario” del maestro Claudio Maria Cardani (13 dicembre, ore 17.30, presso la Chiesa della Trasfigurazione in viale San Gimignano 19 a Milano).