Nm 6,22-27; Sal 66 (67); Fil 2,5-11; Lc 2,18-21
«Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori». (Lc 2,18)
Il modo in cui Dio entra e agisce nel mondo non può far altro che generare stupore in coloro che, grazie a uno sguardo di fede, sanno andare oltre le apparenze. Perché il modo di agire di Dio non rispecchia le nostre aspettative o i nostri canoni umani: Dio non si mostra così come lo vogliamo o lo pensiamo noi. Ma proprio per questo in realtà egli è in grado di rispondere ai desideri e ai bisogni più profondi che abitano il nostro cuore: ci aspettavamo un Salvatore potente che risolvesse i nostri problemi, ma ci troviamo dinnanzi un bambino bisognoso di cure. Ed ecco lo stupore di scoprirci importanti agli occhi di Dio, capaci di amore e cura verso chi è più piccolo e debole, capaci di piccoli gesti di carità che poco per volta possono trasformare il mondo. Lo stupore di un Dio che non vuole la tua vita ma desidera condividere con te la sua per poter vivere per sempre al tuo fianco. Lo stupore di un amore che va oltre ogni nostra aspettativa e ti rivela chi sei davvero.
Preghiamo
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.
Sal 140 (139),1-3