Un numero speciale, il 256 di Scarp de’ tenis. Per molte ragioni. La più interessante è che, anche quest’anno, ritorna l’appuntamento con “direttore per un numero” inaugurato sull’edizione natalizia dello scorso anno da Carlo Verdelli. Questo numero della rivista è firmato da Mario Orfeo, altro importante nome del giornalismo italiano, l’unico ad aver guidato il Tg1, il Tg2 e il Tg3.
L’idea di Orfeo
Nasce proprio da un’intuizione di Orfeo l’idea di lasciare un’impronta tutta al femminile, a cominciare dalla copertina firmata da Silvia Ziche, una delle più illustri fumettiste italiane: una bellissima tavola che riassume il servizio di copertina titolato «Parola di donne».
Cinque parole: accoglienza, comunità, giustizia, solidarietà e speranza diventano protagoniste di cinque storie vissute al femminile per raccontare il Natale e il cuore grande del nostro Paese. Il commento è affidato a cinque grandi firme femminili del giornalismo italiano come Giovanna Botteri,Francesca Fialdini, Paola Saluzzi, Elisabetta Soglio e Gaia Tortora.
L’augurio dell’Arcivescovo e le storie
Scarp si apre l’augurio natalizio dell’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, accanto alle consuete rubriche firmate dai nostri commentatori (Colaprico, Schiavi, Corlazzoli, Gualzetti, Stancanelli, Lambruschi, Brivio).
All’interno del giornale, come sempre tante storie. Come quella di Noèll Maggini, dal campo nomadi alle passerelle. Dopo aver lavorato per importanti maison italiane e internazionali, il giovane stilista ha aperto il suo atelier a Prato, città dove è nato e continua a vivere nel campo nomadi dove è cresciuto.
Nel numero di Scarp si parla anche di Taranto e dell’Ilva. Basta con i veleni, l’alternativa esiste. Un viaggio nei luoghi dove nessuno sembra avere ancora idea di cosa fare di quello che resta della più grande azienda di acciaio in Europa, gigante malato. Mentre al tristemente famoso quartiere Tamburi si continua a morire tra la polvere rossa, c’è qualcuno che pensa a un futuro possibile per questa città.
Scarp de’ tenis è in vendita in formato digitale su www.social-shop.it e da sabato 4 dicembre in strada e davanti alle parrocchie con i venditori in pettorina rossa.