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31 ottobre

Carlo e gli altri, testimoni di una “vita straordinaria”

Il Beato Acutis e altri giovani che hanno vissuto intensamente la loro fede saranno le figure di riferimento per gli adolescenti durante la Notte dei Santi

24 Ottobre 2021
Carlo Acutis

Durante la Notte dei Santi, in alcuni oratori del decanato San Siro-Sempione-Vercellina, gli adolescenti si confronteranno in forma laboratoriale con alcuni loro coetanei, che lungo un percorso animato diventeranno i testimoni di una “vita straordinaria”.

In primo luogo Carlo Acutis, beatificato poco più di un anno fa. Milanese (il percorso toccherà la sua parrocchia di Santa Maria Segreta), cresciuto in un contesto familiare agiato, aiuta i poveri, si adopera per i bisognosi e i senzatetto. Trascorre le estati ad Assisi e ne respira la spiritualità. Gioioso e cordiale, matura un profondo legame con il Signore: va a Messa con costanza, fa il chierichetto e sosta spesso in preghiera davanti al tabernacolo. Mette la sua creatività informatica e audiovisiva al servizio della fede, realizzando siti dedicati al culto eucaristico. Colpito da una leucemia fulminante, muore a 15 anni. È stato beatificato il 10 ottobre 2020 ad Assisi.

Chiara Badano incontra Gesù da bambina grazie alla fede dei suoi genitori, che hanno atteso un figlio per oltre dieci anni. A nove anni partecipa a un “festival delle famiglie” a Roma, promosso dai Focolari: conosce la fondatrice, Chiara Lubich, e ne rimane folgorata. Di lì a qualche anno sceglie di mettere il Vangelo al primo posto nella sua vita. Allegra, solare, sportiva, raccoglie le confidenze dei suoi amici, che ne apprezzano la profondità e l’equilibrio. È attenta ai bisognosi, si prende cura degli emarginati, sogna di diventare pediatra e di partire per l’Africa. A 17 anni le viene diagnosticato un tumore. Si affida a Dio e, pur allettata, trasmette gioia e fiducia a chi le sta intorno e invita ragazzi e ragazze a spendere bene la loro vita, perché unica e irripetibile. Chiede a Chiara Lubich di “darle” un nome nuovo: diventa Chiara Luce. Muore prima di compiere 19 anni. È stata beatificata nel 2010.

Fin da bambino Marco Gallo è animato dalla ricerca dell’infinito, di una felicità che non si esaurisce. Molto esuberante, si dedica a corse e scalate, ama le sfide con se stesso: a 16 anni, senza permesso, viaggia da solo in moto dalla Liguria, sua terra natale, a Monza, dove abita; si perde e suo padre, ritrovandolo, gli dà un bello schiaffo sul casco, che lui ammette di meritare. Il suo animo è irrequieto perché cerca Dio. Lo incontra negli anni delle superiori, grazie anche all’esperienza di Gioventù Studentesca. Verso i 15-16 anni manifesta di avere finalmente raggiunto la felicità. Ogni sera legge passi della Bibbia e ogni giorno ne dà testimonianza. Partecipa alla beatificazione di Giovanni Paolo II e coglie come una risposta esistenziale l’invito del Papa a «non avere paura». Pochi mesi dopo, uscendo in moto per andare a scuola, muore investito da un’auto. La notte prima, sul muro vicino al letto, aveva scritto: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?».

Anche Matteo Farina è un ragazzo vivace e curioso. Ama lo sport, gli studi e la musica: fonda una band con i suoi amici. Si interessa di chimica e risorse energetiche: si rende conto che bisogna agire per l’ambiente e il creato. È sempre allegro, portato ad ascoltare tutti con garbo e dolcezza, senza giudicare. Non perde la gioia di vivere neppure quando, a 13 anni, scopre di avere un tumore al cervello. Affronta operazioni e cure con determinazione e speranza. Quando sembra essersi ripreso, si ributta nella vita di tutti i giorni, non dimenticandosi dei più poveri: con i suoi familiari promuove un fondo per le missioni in Africa. E coltiva la fede ricevuta da bambino: serve all’altare, si confessa, prega il Rosario, partecipa all’Eucaristia: Poi la malattia prende il sopravvento: vive gli ultimi mesi in una clinica in Germania, confortando e infondendo fiducia e forza agli altri ricoverati, fino alla fine, a 19 anni. Oggi è Venerabile.

L’ultima testimone è la giovane Sandra Sabattini, avvicinatasi da adolescente alla Comunità Giovanni XXIII di don Oreste Benzi, maturando una profonda spiritualità. Morta a 23 anni in seguito a un incidente stradale, viene beatificata domenica 24 ottobre a Rimini.

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