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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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16 ottobre

La Notte dei Senza dimora

All'insegna della solidarietà, dell'arte, della musica e della salute. Presente in piazza Sant’Eustorgio di un'unità mobile per effettuare vaccinazioni anti Covid-19, visite mediche e distribuire kit igienici alle persone in difficoltà

11 Ottobre 2021
foto_Simone Manfredi

Sabato 16 ottobre, in piazza Sant’Eustorgio a Milano, si svolgerà la ventunesima edizione de La Notte dei Senza Dimora. La tradizionale iniziativa, organizzata da una ventina di associazioni ed enti che si occupano di grave emarginazione, torna in piazza, dopo la sospensione causa Covid-19 del 2020. Lo scopo è quello di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sulla condizione di povertà ed emarginazione sociale delle persone senza dimora, aggravata proprio dalla pandemia.

Sarà una Notte all’insegna della solidarietà, dell’arte, della musica e della salute. Una delle novità di questa edizione sarà la presenza in piazza di un’unità mobile per effettuare vaccinazioni anti Covid-19, visite mediche e distribuire kit igienici alle persone in difficoltà, a cura di Fondazione Progetto Arca e Areu-Agenzia Regionale Emergenza Urgenza.

La Notte inizia alle 16 con “Magliando”, gruppo che lavora a maglia per preparare coperte, guanti e berretti per i senza dimora, e con l’animazione del “Teatro sociale”.

Alle 18 verranno assegnati i riconoscimenti per il “Premio Isacchi Samaja”, organizzato in memoria di Amelia Isacchi Samaja, fondatrice dell’omonima Fondazione, dedicato agli artisti che vivono in strada, per le seguenti categorie: narrativa e poesia (racconti e poesie), arti figurative (pittura, scultura) e fotografia (soggetto a tema libero).

La serata poi continuerà con la musica, grazie al coro “Cor Unum” di Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci e ai musicisti di strada. Alle 20 ci sarà la distribuzione del “pacco-cena” a tutti i partecipanti, preparato dalle associazioni organizzatrici.

La giornata avrà il suo culmine, infine, nella dormita all’aperto a cui tutti i partecipanti alla serata sono invitati a prendere parte, muniti di sacco a pelo.

Per tutto il pomeriggio e la serata, chi desidera dare un piccolo contributo concreto potrà portare in piazza dentifricio, sapone, spazzolino e pettine che verranno inseriti nei kit igienici che le associazioni consegneranno ai senza dimora.

L’evento è organizzato da una rete di associazioni: Insieme nelle Terre di mezzo Onlus, Fondazione Isacchi Samaja onlus, Opera Cardinal Ferrari, Ronda Carità e Solidarietà, Mia-Milano In Azione, Voci-Volontari Cittadini, Fondazione Progetto Arca, Croce Rossa Italiana-Comitato di Milano, Associazione Avvocato di Strada Onlus, Associazione MIRaggio, Cast, Sos Milano, Casa della Carità, fio.Psd, Cena dell’amicizia, Fondazione Fratelli di San Francesco, Mutuo Soccorso, Ciclochard.

Oltre a Milano, La Notte dei Senza Dimora viene organizzata quest’anno a Bari (17 ottobre), Bologna (dal 15 al 17 ottobre), Napoli (17 ottobre).
L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milano e di Regione Lombardia.

Opera Cardinal Ferrari presente: «Ci attende un autunno difficile»

Nell’anno del Centenario Opera Cardinal Ferrari partecipa alla Notte dei Senza Dimora. In Lombardia ci sono quasi 80 mila nuovi poveri e 20 mila sono a rischio (dati Caritas, 2021): un dato impressionante che deve far riflettere. «La “locomotiva” Milano si è fermata. Ma non si è spenta. E mostra i primi timidi segnali di ripresa. Ma ripartire come prima non basta. L’emergenza sanitaria e il post emergenza hanno messo in crisi alcuni punti di forza del “modello Milano” e portato alla luce una fascia sociale borderline di persone e famiglie che, prima, sopravvivevano ai confini della povertà, per non parlare dei veri e propri working poors - sottolinea Pasquale Seddio, presidente dell’Opera Cardinal Ferrari -. La pandemia ha disseminato “mine” sociali, economiche, relazionali. Ci attende un autunno difficile. E Milano ha bisogno di una politica per i più fragili e per i nuovi poveri. Oltre le classiche politiche sociali, serve creare lavoro, soprattutto, per i giovani».
In cento anni di storia Opera Cardinal Ferrari non ha chiuso le sue porte nemmeno un giorno: tra molte complicazioni, riorganizzazioni e limitazioni, i Carissimi hanno sempre trovato operatori e più di duecento volontari pronti ad accoglierli. L’Opera però non è “solo” un centro diurno per senza dimora: studenti fuori sede, lavoratori precari, persone in cura presso gli ospedali di Milano e donne in grave difficoltà trovano la loro casa nella Residenza Trezzi, nella Domus Hospitalis e nel Padiglione dal Cielo Stellato, strutture che sono in grado di ospitarli con calore ed efficienza e che l’Opera mette loro a disposizione. «Per contrastare la disuguaglianza e l’emarginazione è necessario creare legami forti tra le persone: non è semplice, considerando che proprio per le esperienze negative e le difficoltà vissute spesso i nostri ospiti sono persone particolarmente chiuse, restie ad aprirsi agli altri e ad accettare una realtà in cui protagonisti sono la solidarietà e l’aiuto disinteressato. Proprio abbattendo questo “muro” parte la costruzione di una rete che tutela e sorregge le persone che vivono in povertà. Normalmente le disuguaglianze generano emarginazione e sono l’antitesi dell’armonia. Al contrario, l’Opera Cardinal Ferrari da 100 anni offre la possibilità di recuperare la propria identità, di esprimere se stessi con una ritrovata dignità e di superare ogni tipo di difficoltà, psicologica ed economica, attraverso la concretezza e la dolcezza di chi si riconosce nella missione tracciata dal Cardinale», conclude Seddio.