
Dieci incontri con a tema gli scenari internazionali di un mondo sempre più interdipendente. Da lunedì 4 ottobre l’Alta Scuola di Economia e Relazioni internazionali dell’Università Cattolica dà il via ad «ASERIncontra. Immaginiamo il cambiamento», la rassegna di appuntamenti aperta alla città e dedicata a questioni rilevanti dell’attualità con l’obiettivo di capire alcune dinamiche dello scenario politico globale.
Il Mediterraneo e la Libia nell’anno delle elezioni presidenziali. E ancora: l’Afghanistan del nuovo regime talebano. Come pure il futuro dell’egemonia americana e l’ascesa della Cina, l’impatto del Next Generation EU passando per il nuovo protagonismo femminile e la transculturalità. Sono solo alcuni temi presi in esame durante i dibattiti cui faranno da sfondo presentazioni di recenti volumi curati da esperti di politica internazionale.
Il mondo e le sue trasformazioni, il filo conduttore degli eventi coordinati da Vittorio Emanuele Parsi, direttore Aseri e ordinario di Relazioni internazionali nella facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica. «Con ASERIncontra vogliamo ritornare a fare “cultura” in presenza proponendo approfondimenti su temi di scottante attualità, i cui paradigmi di analisi sono stati sconvolti anche dalla recente pandemia – osserva il professor Parsi -. Con gli autori, gli ospiti, e insieme a tutti i partecipanti, proveremo a immaginare il cambiamento che ci attende e di cui vogliamo essere protagonisti. Con due ragioni speciali per festeggiare: i cento anni dell’Università Cattolica e, soprattutto, la felicità di tornare a incontrare il nostro pubblico, dopo oltre un anno di pausa forzata».
Si parte lunedì 4 ottobre, alle ore 18.30 nella sede dell’Alta Scuola (via San Vittore, 18), con la presentazione del libro Naufragio Mediterraneo. Come e perché abbiamo perso il Mare Nostrum (Paesi Edizioni), a cura di Michela Mercuri, Università Niccolò Cusano, e Paolo Quercia, direttore di GeoTrade – Rivista di geopolitica del commercio estero e Università di Perugia. Al centro del dibattito la perdita di centralità dell’Europa e dell’Italia nel Mediterraneo. Un “naufragio geopolitico” risultato di una serie di dinamiche: dalle distorsioni della lotta al terrorismo dopo l’11 settembre ai conflitti in Iraq e Libano, dalle primavere arabe ai conflitti in Siria e Libia, fino all’implosione dell’Africa Sub-sahariana e alla pressione migratoria incontrollata. Un effetto domino che ha finito per isolare l’Italia. Ecco perché per non restare ai margini serve una vera politica nel Mediterraneo e in Africa. Perché solo un’Italia che conta nel Mediterraneo potrà contare in Europa.
Il ciclo invernale ASERIncontra si terrà fino al 13 dicembre tutti i lunedì, sempre alle 8.30 e in via San Vittore 18, sia in presenza nel rispetto delle norme anti-Covid, sia in diretta streaming.
Da gennaio 2022 è previsto un secondo ciclo primaverile di incontri.