Expo piace e conquista tre italiani su quattro. A dirlo è una ricerca della Camera di Commercio di Milano realizzata attraverso Voices from the blogs, spin off dell’Università degli Studi. Dal 2012 al 2014 la media degli ottimisti era il 70%; ora il dato sale e raggiunge il 74%.
Cibo, degustazioni e possibilità di conoscere sapori e tradizioni di Paesi diversi sono il motivo per cui l’Esposizione universale piace a uno su sei. Tanti, invece, sono orgogliosi del lavoro che è stato fatto (in totale uno su sette). Qualcuno è rimasto impressionato dall’arrivo dei turisti e dal rilievo internazionale che la manifestazione sta avendo (uno su dieci). «Emerge un dato chiaro che sta contagiando milanesi e italiani, ma anche gli stranieri, l’ottimismo – sottolinea Alfredo Zini, consigliere della Camera di Commercio di Milano -. Si tratta di un fattore importante, alla base delle scelte anche economiche e che, se trasferito in azioni di consumo, anche sul territorio, può generare il beneficio di indotto di cui Milano ha bisogno in questa fase di crisi difficile».
Anche gli stranieri sembrano apprezzare l’evento. Finora è piaciuto a 9 su 10, che hanno commentato sul web in inglese la manifestazione. I Paesi più interessati sono Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia, Francia, Olanda e Spagna. I commenti spontanei sulla rete dall’inizio di Expo a maggio sono due milioni, uno e mezzo in italiano e mezzo in lingua straniera. Sono 30 mila i commenti al giorno a maggio in italiano e 10 mila in lingua estera. In rapida crescita dai 2 mila del 2014 quelli in lingua italiana. «Questo successo è un segnale di rilievo e un incentivo in più per le istituzioni per stimolare un impegno e un coordinamento che renda Milano ricca di attrazioni e in movimento, anche ora che si avvicinano i mesi caldi estivi», precisa Zini.
Se i visitatori dovessero dare un voto a Expo, sarebbe 8. La rete brasiliana. Il bosco austriaco, le api inglesi, i padiglioni stranieri più conosciuti e identificati correttamente da uno su due. I mercati francesi e lo scivolo tedesco sono noti invece a uno su tre. Uno su quattro ricorda l’orsetto russo come mascotte. Nove su dieci conoscono lo slogan Feeling the Planet, Energy for Life. Sei su dieci sanno il numero dei Paesi partecipanti, sette su dieci hanno presente la mascotte Foody. Non mancano anche gli errori. I più comuni: i padiglioni sembrano più di quelli che sono, la convinzione che la Svizzera offra cioccolato e formaggio e la città del prossimo Expo, che per il solo 28% sarà Astana.