In contemporanea con Venezia e tante altre città in tutta Italia, anche Milano organizza “La marcia delle donne e degli uomini scalzi”, un cammino simbolico di civiltà al fianco delle donne e degli uomini costretti a lasciare tutto ciò che hanno e a mettere in pericolo la propria vita per fuggire da guerre, persecuzioni e povertà.
L’appuntamento è per venerdì 11 settembre, con partenza alle 21 dalla Stazione di Porta Genova e arrivo alla Darsena. Chi lo desidera potrà affrontare il percorso a piedi nudi, ma la vera scelta è quella di partecipare, a prescindere dall’indossare o meno le scarpe.
Un’iniziativa di solidarietà per testimoniare la volontà di stare dalla parte di chi è costretto, come recita il manifesto della Marcia, ad «abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro a una barca, a un tir, a un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno».
La mobilitazione pacifica chiede tre fondamentali cambiamenti alle politiche migratorie europee e globali: certezza di corridoi umanitari sicuri, accoglienza degna e rispettosa per tutti, creazione di un vero sistema unico di asilo in Europa che superi il regolamento di Dublino.
«Scegli da che parte stare – Marcia delle donne e degli uomini scalzi – Milano», si chiama così l’evento su Facebook. I partecipanti sono già 4mila, in continua crescita, di cui 133 associazioni e organizzazioni della società civile. Hashtag dell’iniziativa #ioscelgo #marciadegliscalzi.
“La Marcia delle donne e degli uomini scalzi” nasce da un’idea del regista Andrea Segre. Tra i sostenitori, diverse personalità del mondo dello spettacolo, della cultura, del giornalismo e della società civile. Numerose le città che hanno aderito all’appello, prima fra tutte Venezia, dove l’11 settembre in centinaia cammineranno scalzi fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica.