At 1, 1-8; Sal 88 (89); Col 4, 10-16. 18; Lc 10, 1-9
Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo. (At 1,1-2)
L’evangelista Luca introduce gli Atti degli Apostoli raccordando quel libro al precedente, il vangelo da lui scritto. La sua vita è stata dedicata a trasmettere la memoria di Gesù e della sua Chiesa, come un atto di amore nei confronti del Signore e di tutti coloro che grazie a quello scritto hanno potuto incontrarlo.
Festeggiare oggi l’evangelista Luca corrisponde a riconoscere il dono ricevuto tramite la Scrittura, grazie alla quale ciascuno ogni giorno può vivere la stessa dinamica: incontrare il Signore e di conseguenza impegnarsi perché anche altri possano avere la stessa occasione.
Preghiamo
Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».
Dal Salmo 88 (89)