Ci sono persone che lasciano tracce di sé nella storia e un segno indelebile nei cuori delle persone che incontrano. È il caso di Nadir Tedeschi, salito alla casa del Padre il 9 agosto all’età di 91 anni. Persona perbene e politico di valore.
Milanese di adozione e natio del Polesine, cioè delle stesse terre di Giacomo Matteotti. La milanesita’ si vedeva nella gavetta che fece e nella intraprendenza d’azione politica, la polesanita’ nella sua elegante umanità e semplicità. La sua terra d’origine è sempre stata nel suo cuore.
Originario di Badia Polesine, ex dirigente Olivetti, ha dedicato la vita a una lunga militanza politica.
Gia’ segretario della Dc milanese e deputato, fu gambizzato dalle Br. Esponente della sinistra dello Scudocrociato, fu stretto collaboratore di Vittorino Colombo ed eletto alla Camera già nel 1976 divenendo correlatore della legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale.
Nel periodo di lavoro come deputato ha svolto attività legislativa come relatore e correlatore delle leggi di formazione professionale e part-time. È stato membro delle commissioni parlamentari Lavoro, Industria, Difesa e vicepresidente della Bicamerale per le Partecipazioni Statali. Venne rieletto deputato nel 1983, è rimasto alla Camera fino al 1987.
Vittima del terrorismo, il 1º aprile 1980 è stato gambizzato dalle Brigate rosse della Colonna Walter Alasia durante una incursione presso la sede della Democrazia cristiana in via Mottarone 5 a Milano. Insieme a lui fu gravemente ferito l’allora Presidente del Circolo Perini Antonio Iosa. Erano anni di piombo che Nadir comunque continuo’ ad affrontare con determinazione e animo pacificante (Medaglia d’oro come vittima del terrorismo, consegnata dal Presidente della Repubblica a Milano il 9 maggio 2010, ndr).
Cessata l’attivita’ parlamentare continuò instancabilmente a prodigarsi per la buona politica al servizio della comunità e nel volontariato al servizio degli ultimi.
Era una persona rispettata da tutti. Ho avuto modo di conoscerlo quando è iniziato il mio servizio politico sul finire della Dc. Fu prodigo di attenzioni, consigli e amicizia anche in virtù delle comuni radici natie. Terre di cui mi raccontava storie di dignita’ umana pur nella povertà e sofferenza.
Un bell’esempio che merita di essere ricordato dai cuori che lo hanno incontrato e tramandato, perche’ sia seme per le future generazioni.
I funerali di Nadir Tedeschi si terranno mercoledì 11 agosto alle 11 nella parrocchia di San Lorenzo a Trezzano sul Naviglio (Milano).