ALL’INGRESSO
Simeone disse a Maria:
«Il Figlio tuo è qui per la rovina
e la risurrezione di molti in Israele,
segno di contraddizione;
e anche a te una spada trafiggerà l’anima».
LETTURA 1Gv 3, 17-24
Lettura della prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli miei, se uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo il suo fratello in necessità, gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l’amore di Dio? Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità. In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito. Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.
SALMO Sal 111 (112)
Dio ama chi dona con gioia.
Beato l’uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto. R
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Cattive notizie non avrà da temere,
saldo è il suo cuore, confida nel Signore. R
Sicuro è il suo cuore, non teme,
finché non vedrà la rovina dei suoi nemici.
Egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria. R
VANGELO Lc 17, 7-10
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stringiti le vesti ai fianchi e servimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
Letture proprie della memoria
LETTURA Lam 1, 1b. 2a-c. 6a. 11c-12b. 13e-f. 16a-c; 3, 13. 15. 49-50. 55. 31-32. 56a. 58
Lettura del libro delle Lamentazioni
È divenuta come una vedova, la grande fra le nazioni; piange amaramente nella notte: le sue lacrime sulle sue guance. Dalla figlia di Sion è scomparso ogni splendore. «Osserva, Signore, e considera come sono disprezzata! Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore. Mi ha reso desolata, affranta da languore per sempre. Per questo piango, e dal mio occhio scorrono lacrime, perché lontano da me è chi consola. Ha conficcato nei miei reni le frecce della sua faretra. Mi ha saziato con erbe amare, mi ha dissetato con assenzio. Il mio occhio piange senza sosta, perché non ha pace, finché non guardi e non veda il Signore dal cielo. Ho invocato il tuo nome, o Signore, dalla fossa profonda, poiché il Signore non respinge per sempre, ma, se affligge, avrà anche pietà secondo il suo grande amore. Tu hai udito il mio grido. Tu hai difeso, Signore, la mia causa, hai riscattato la mia vita».
SALMO Sal 85 (86)
Nella mia afflizione sostienimi, Signore.
Signore, tendi l’orecchio, rispondimi,
perché io sono povero e misero.
Custodiscimi perché sono fedele;
tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te confida. R
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.
Nel giorno dell’angoscia alzo a te il mio grido
perché tu mi rispondi. R
Tutte le genti che hai creato verranno
e si prostreranno davanti a te, Signore,
per dare gloria al tuo nome.
Grande tu sei e compi meraviglie: tu solo sei Dio. R
EPISTOLA Col 1, 24-29
Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi
Fratelli, io sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa. Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi. A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo. Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza.
VANGELO Gv 19, 25-27
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
In quell’ora. Stavano presso la croce del Signore Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
DOPO IL VANGELO
Tutto sopporto per gli eletti
perché in Cristo Gesù
conseguano la salvezza e la gloria eterna.
ALLO SPEZZARE DEL PANE
In piedi sotto la croce,
la Madre guardava con amore le ferite del Figlio,
che avrebbe meritato la redenzione del mondo.
ALLA COMUNIONE
Voi che siete partecipi delle sofferenze di Cristo,
rallegratevi perché anche nella rivelazione
della sua gloria possiate gioire ed esultare.