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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Proposta

Dai giovani racconti di un’estate «con le stelle»

L’estate non è un tempo vuoto: dal Servizio diocesano l’invito a viverla con pienezza e a documentare le proprie esperienze con testi, foto e video

A cura del Servizio per i Giovani e l’Università

2 Agosto 2021
La Notte stellata (Vincent Van Gogh)

Alessandro D’Avenia sul Corriere della Sera così si è espresso a proposto delle vacanze: «Non amo chiamarle vacanze (vacanza viene dal latino vacuus: vuoto), che tradisce un modo di pensare senza libertà: tempo pieno (studio) – tempo vuoto (non studio). Il tempo è invece pieno o vuoto in base al senso che gli diamo. Io “vorrei” che i miei studenti vivessero l’estate come tempo “pieno”, non perché lo riempiano di mille cose (ci può essere “vuoto” anche nella frenesia), ma perché lo “co-stellino” (stiano con le stelle) di pienezza di senso grazie all’impegno quotidiano nei loro desideri più importanti […]. Perché le “vacanze” diventino “pienanze”, bisogna quindi scegliere i desideri più importanti, quelli che la notte di san Lorenzo ammettiamo a noi stessi solo per gioco, per poi metterci in viaggio con quella stella-guida. Ma non è un gioco, perché prendere i propri desideri più autentici sul serio è la strada della felicità» (Alessandro D’Avenia, «Le pienanze», Corriere della Sera, 7 giugno 2021)

Anche noi siamo convinti che l’estate non sia tempo “vuoto”, bensì opportunità per andare alla ricerca dei desideri più veri del proprio cuore e iniziare subito, con impegno e gioia, a realizzarli.

Lo scorso anno lo stesso papa Francesco, nel suo messaggio per la XXXV Giornata Mondiale della Gioventù (“Giovane, dico a te, alzati!” – cfr Lc 7,14) aveva posto l’accento sull’importanza di alzare lo sguardo verso il cielo, per contemplare le stelle ed aveva invitato i giovani a non ripiegarsi su se stessi: «In una cultura che vuole i giovani isolati e ripiegati su mondi virtuali, facciamo circolare questa parola di Gesù: “Alzati!”. È un invito ad aprirsi a una realtà che va ben oltre il virtuale. Ciò non significa disprezzare la tecnologia, ma utilizzarla come un mezzo e non come un fine. “Alzati” significa anche “sogna”, “rischia”, “impegnati per cambiare il mondo”, riaccendi i tuoi desideri, contempla il cielo, le stelle, il mondo intorno a te».

Ecco allora che anche le vacanze, se vissute in pienezza, possono essere giorni nei quali adoperarsi per dare concretezza ai desideri più veri del proprio cuore, garanzia di felicità. Ne è certo anche don Marco Fusi, responsabile del Servizio per i Giovani e l’Università: «La pandemia potrebbe avere sospeso i progetti e i sogni di tanti giovani. L’incertezza del presente e la paura del futuro potrebbero paralizzare ancora di più le scelte dei ragazzi/e. Le esperienze estive possono riaccendere i desideri, quelle passioni positive che ci animano e rendono meravigliosa la nostra esistenza: una settimana di servizio tra gli ultimi, un cammino in ascolto dello Spirito, un’amicizia profonda e condivisa possono rappresentare un nuovo inizio».

Auguriamo pertanto ai giovani 18/30enni di vivere un’estate in pienezza; e li invitiamo a condividere le loro esperienze estive (viaggi, pellegrinaggi, ritiri spirituali, oratorio estivo, Cantieri della Solidarietà, incontri vocazionali, ecc), inviandoci i loro racconti, che verranno pubblicati sul nostro sito di modo che tanti altri giovani possano leggerli e lasciarsi ispirare dalle avventure vissute dai loro coetanei.

È possibile inviare immagini, foto, riflessioni, video al numero del Servizio per i Giovani e l’Università (cell 371 4270581; giovani@diocesi.milano.it). Sui social si può utilizzare l’hashtag #2021estateconleSTELLE, oppure realizzare delle Storie di Instagram taggando il Servizio (@pastoralegiovanilemilano) in modo da poter ripostare le testimonianze sul suo profilo.