Una Settimana liturgica nazionale diversa dalle 70 che l’hanno preceduta, proprio perché «dovrà essere un segno di ripresa consapevole del cammino». A dirlo è monsignor Claudio Maniago, presidente del Centro Azione Liturgica, collegato da Castellaneta – città di cui è il vescovo – durante la conferenza stampa di presentazione della 71ma Settimana, che si svolgerà dal 23 al 26 agosto a Cremona. Titolo dell’evento, «Dove sono due o tre riuniti nel mio nome. Comunità, Liturgie e territori». Ricorda monsignor Antonio Napolioni, vescovo della città ospitante che partecipa alla conferenza stampa unitamente a don Daniele Piazzi, incaricato per la Pastorale liturgica della Diocesi: «Un primo elemento che ha portato a scegliere Cremona è che, da tempo, la Settimana non si svolgeva nel Nord Italia e poi perché nella nostra Diocesi – come in molte altre – sono in atto mutamenti con cui si cerca di rispondere all’oggi: pensiamo alle unità pastorali, alla diminuzione del numero dei sacerdoti, alla multiculturalità di fronte alla quale anche la liturgia deve aggiornarsi nella mediazione umana del linguaggio sacramentale. La domanda è come riunirci intorno al Signore e ai ritmi della vita cristiana. Vivere la Settimana in un tempo nel quale la pandemia ci ha come schiaffeggiato vuole dire fare il punto e individuare prospettive di valore».
Sul significato del Centro Azione Liturgica, che da sempre propone la manifestazione, si sofferma ancora monsignor Maniago: «Il Cal è nato prima del Concilio. Subito dopo la promulgazione della Costituzione Sacrosanctum Concilium è passato alla divulgazione dei principi proposti sulla liturgia dal Vaticano II, che dovevano essere comunicati non solo a livello accademico. Da 70 anni ogni anno – nel 2020 non fu possibile organizzarla a Cremona – la Settimana coinvolge gli operatori pastorali e tutte le realtà del popolo di Dio attorno al fatto liturgico, con approfondimenti, divulgazione, informazione rivolta a tutti. Ormai da tempo la maggioranza di quanti vivono e si fanno portatori dell’istanza liturgica sono laici. Il Cal è legato alla Cei e alla Santa Sede, che guarda alla Settimana come momento importante, tanto che il Santo Padre non fa mancare, all’inizio, un suo messaggio».
Collegandosi dal Comune porta il suo saluto il sindaco Gianluca Galimberti: «Siamo molto onorati della scelta della nostra città in un momento segnato dal dolore, ma anche da tanta speranza», sottolinea, ricordando che la Sala del Consiglio comunale cremonese è dedicata al tema del pane eucaristico (con due tele del Genovesino) «per indicare le fragilità di cui una comunità deve prendersi cura, ma anche la forza di questa stessa comunità civile. Dalla pandemia abbiamo imparato tanto e non dobbiamo dimenticarlo: abbiamo bisogno di coltivare noi stessi e lo spirito. La Settimana è un invito a ricordarsi di ciò che conta, delle fondamenta».
Don Piazzi illustra il programma delle quattro mattinate che si svolgeranno in Cattedrale e che si apriranno con le Lodi (giovedì 26 agosto, data della fondazione della Chiesa cattedrale, sarà celebrata un’Eucaristia). Poi le relazioni e, in un terzo momento, gli approfondimenti. Tre le possibilità di partecipazione: online, con fruizione quotidiana giornata per giornata, residenziale e tutto a costo zero. Sul canale Youtube della Settimana verrà trasmesso in diretta ogni momento.
Interessanti e articolate le tematiche: «Lunedì: chiedersi cosa vuol dire fare assemblea, riunirsi come credenti relativamente anche al dove e al quando. Martedì: i nuovi contesti del ritrovarci e la sospensione del celebrare. Mercoledì: cosa significa, soprattutto in grandi contesti urbani, ma anche ormai piccoli, la presenza di altre culture; e, ancora, i cambiamenti della ministerialità e le differenze generazionali. Giovedì si riguarda al futuro, raccogliendo qualche istanza emersa e quali piste battere». Ci sarà modo anche di approfondire la nuova traduzione 2020 del Messale.
Il programma completo è già disponibile sul sito internet. Bello il logo che si compone di alcuni elementi che mettono in evidenza il tema: l’Eucaristia rappresentata dal pane segnato dalla Croce e la comunità dai corpi stilizzati dei fedeli che si radunano nell’aula ecclesiale richiamata dalla facciata di una chiesa. I colori utilizzati sono quelli del pane e del vino, come richiamo eucaristico.
«Vorremmo che fosse una rilettura spirituale del tempo che viviamo come popolo di Dio e anche un trampolino di lavoro da proseguire a livello di Chiesa locale», riflette monsignor Napolioni, che appunto il prossimo anno concluderà la Visita pastorale nella sua Diocesi. «La Settimana è un bel segno e un contributo al cammino che sta facendo la Chiesa italiana», conclude monsignor Maniago.
Info: www.settimanaliturgica2021.it; www.centroazioneliturgica.it; www.diocesidicremona.it