Due settimane di mare a San Benedetto del Tronto sulla costa adriatica per riposarsi e ricaricare le batterie. È l’opportunità che 25 bambini e bambine con le loro 15 mamme delle comunità milanesi «Casa Carla» e «Casa Adriana» di Fondazione Arché stanno per vivere. O meglio, rivivere. Dopo aver saltato l’appuntamento estivo l’anno scorso per via della pandemia, infatti, mamme e bambini tornano nella città marchigiana, dove li aspettano volontari, operatori e amici per passare qualche giorno di serenità in riva al mare.
Iniziano le mamme e i bambini di «Casa Carla», che resteranno a San Benedetto del Tronto fino a martedì 22 giugno, cui seguiranno le madri con i loro piccoli di «Casa Adriana» fino al 30 giugno. Ad accompagnarli sette educatrici e educatori che, insieme ai volontari e alle volontarie marchigiani, faranno il possibile per animare le giornate e per coinvolgere i più piccoli in attività ludiche di fronte al mare, offrendo qualche momento di serenità e riposo alle mamme con un passato di violenza, emarginazione, emigrazione alle spalle.
A rendere possibile la ripresa delle vacanze a San Benedetto del Tronto è stato l’entusiasmo e il supporto della comunità locale che ha voluto esprimere il suo sostegno in modalità diverse. I volontari e le volontarie, già impegnati durante l’anno nelle attività di Arché a San Benedetto del Tronto, hanno dato una mano, preparando il refettorio e pulendo gli spazi comuni della casa per ferie presso i padri Sacramentini dove sono alloggiate le mamme con i bambini. A dare una mano ci ha pensato anche un gruppo di storici amici di padre Giuseppe Bettoni, presidente e fondatore di Arché, che hanno acquistato e fornito per le due settimane parte della spesa alimentare e non solo. Un contributo fondamentale arriva anche da attività sanbenedettesi come l’Antica macelleria Felicioni, la Casa del parmigiano e il Panificio Giuliani.
«L’anno scorso non abbiamo potuto ospitare le mamme e i bambini delle comunità con grande rammarico. Quest’anno, invece, siamo riusciti a farcela ancora: proviamo un’ansia allegra perché vogliamo che abbiano il massimo e si trovino bene – commenta Ilaria Quondamatteo, operatrice di Arché a San Benedetto del Tronto e responsabile nazionale dei volontari -. Queste vacanze ci danno la possibilità di ritrovarci. È un segnale che qualcosa si sta muovendo e che, lentamente e con tutte le cautele necessarie, ci stiamo lasciando alle spalle il periodo della pandemia. Un segno di speranza, finalmente».
Altrettanto entusiaste le parole del presidente Bettoni che mette l’accento sul valore del gioco e delle vacanze per i bambini e le bambine e per le mamme: «Dopo aver dato prova di grande resilienza nell’affrontare le chiusure della pandemia, finalmente, le mamme con i loro bambini hanno la possibilità in queste due settimane di tornare a San Benedetto del Tronto a vivere l’esperienza rigenerante delle vacanze al mare. Cambiare ambiente e aver la possibilità di giocare e divertirsi sono opportunità importanti i cui effetti positivi si vedono nel corso di tutto l’anno».