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Mercoledì della settimana della III Domenica dopo Pentecoste

Feria

16 Giugno 2021

ALL’INGRESSO
Venite, adoriamo:
prostriamoci a colui che ci ha creato
perché è nostro Signore e nostro Dio.

LETTURA Nm 10, 33 – 11, 3
Lettura del libro dei Numeri

In quei giorni. Gli Israeliti partirono dal monte del Signore e fecero tre giornate di cammino; l’arca dell’alleanza del Signore si muoveva davanti a loro durante le tre giornate di cammino, per cercare loro un luogo di sosta. La nube del Signore era sopra di loro durante il giorno, quando partivano dall’accampamento. Quando l’arca partiva, Mosè diceva: «Sorgi, Signore, e siano dispersi i tuoi nemici e fuggano davanti a te coloro che ti odiano». Quando sostava, diceva: «Torna, Signore, alle miriadi di migliaia d’Israele». Ora il popolo cominciò a lamentarsi aspramente agli orecchi del Signore. Li udì il Signore e la sua ira si accese: il fuoco del Signore divampò in mezzo a loro e divorò un’estremità dell’accampamento. Il popolo gridò a Mosè; Mosè pregò il Signore e il fuoco si spense. Quel luogo fu chiamato Taberà, perché il fuoco del Signore era divampato fra loro.

SALMO Sal 77 (78)

Perdona, Signore, le colpe del tuo popolo.

Ascolta, popolo mio, la mia legge,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.
Dimenticarono le sue opere,
le meraviglie che aveva loro mostrato. R

Li guidò con una nube di giorno
e tutta la notte con un bagliore di fuoco.
Eppure continuarono a peccare contro di lui,
a ribellarsi all’Altissimo in luoghi aridi. R

Perciò il Signore udì e ne fu adirato;
un fuoco divampò contro Giacobbe
e la sua ira si levò contro Israele,
perché non ebbero fede in Dio
e non confidaròno nella sua salvezza. R

Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa,
invece di distruggere.
Molte volte trattenne la sua ira
e non scatenò il suo furore;
ricordava che essi sono di carne,
un soffio che va e non ritorna. R

VANGELO Lc 6, 17-23
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Disceso con i dodici, il Signore Gesù si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti. Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti».

DOPO IL VANGELO
Signore, cessi la tua ira;
sii clemente verso le colpe del tuo popolo,
come giurasti su te stesso, o Dio.

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Annunzierò, o Dio, le tue gesta mirabili,
gioisco in te ed esulto,
canto inni al tuo nome, o Altissimo.

ALLA COMUNIONE
Scorre la vita e i nostri giorni volgono alla fine.
Fin che c’è dato tempo
leviamoci a dar lode a Cristo Signore.
Teniamo accese le lampade
perché il Giudice dell’universo
sta per giudicare tutte le genti.