Si inginocchiano e pregano, come ha fatto la loro consorella suor Ann Rose davanti ai militari schierati in assetto di guerra a Myitkyina. «Una volta alla settimana ci ritroviamo a pregare insieme per la Birmania», dice suor Elisabetta della Congregazione di San Francesco Saverio del Myanmar. È questa la loro risposta a quanto sta accadendo alla popolazione birmana sotto assedio da tempo. «Alcune delle nostre comunità sono in zone di guerra e molti sono fuggiti – racconta la religiosa -. Le poche notizie le riceviamo dalla nostra superiora. I contatti sono difficili perché hanno bloccato i collegamenti di Internet. Con qualcuno si riesce a comunicare per pochi minuti attraverso Facebook, ma i nostri parenti non riusciamo a sentirli».
A quasi 8 mila chilometri di distanza, ciò che unisce le religiose da un capo all’altro del mondo è la preghiera e il carisma. «Siamo in Italia dal 2006, allora c’era solo una comunità, adesso ne abbiamo tre – spiega suor Elizabeth -. A Lecco siamo 9 suore in tutto divise in tre comunità, altre due sono a Roma a studiare. Siamo impegnati nell’animazione liturgica, nel supporto in oratorio e nell’aiuto in parrocchia. Siamo nella Comunità pastorale che comprende le parrocchie di Laorca, Rancio e San Giovanni». Le religiose risiedono a San Giovanni, San Nicolò (dove si appoggia la comunità di Santa Marta) e Castello.
Le prime suore sono arrivate a Lecco attraverso la fondazione «Opera aiuto fraterno» per aprire una comunità a Villa Aldè, presso la Casa del clero di Lecco. Hanno sempre avuto grande riconoscenza nei confronti della Diocesi ambrosiana e ora risiedere a San Giovanni, dove è stato parroco il beato don Luigi Monza, è un grande privilegio.
Attualmente la congregazione conta più di 400 suore: sono presenti in Myanmar, Stati Uniti, Italia, Tailandia e Filippine. Tutte le comunità risiedono nelle parrocchie delle varie diocesi occupandosi del catechismo, degli orfani, dell’asilo infantile e dei collegi dove vivono gli studenti che arrivano dai villaggi lontani per studiare nelle scuole della città. Nei villaggi le religiose fanno anche le infermiere per la gente povera, perché non c’è l’ospedale. La loro missione infatti è quella di «servire i bisognosi con la povertà nello spirito ed essere testimoni del Vangelo». La congregazione di San Francesco Saverio è in espansione, oggi ci sono infatti 50 aspiranti, 16 postulanti e 25 novizie.