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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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22 maggio

L’Arcivescovo alla Casa del Giovane di Pavia

Intervento sui temi educativi nel contesto della Festa di Primavera e nel 50mo di vita della comunità fondata dal Venerabile don Enzo Boschetti, attiva sui fronti del disagio e della dipendenza

di Simona Rapparelli

16 Maggio 2021
La Casa del Giovane a Pavia

Sabato 22 maggio l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, sarà alla Casa del Giovane di Pavia, la comunità fondata dal Venerabile don Enzo Boschetti e che oggi si occupa della gestione di diverse forme di disagio e dipendenza. Monsignor Delpini, durante un intervento ad hoc, affronterà il tema dell’educazione – quanto mai urgente non solo in questo periodo – e passerà in rassegna i vari ambiti di accoglienza e di presa in carico oggi gestiti dalla realtà pavese.

La presenza dell’Arcivescovo di Milano si inserisce nell’ambito della Festa di Primavera, momento annuale di ritrovo che quest’anno assume un’importanza ancora più sentita, ovvero la percezione di riscoprirsi comunità (spesso anche vera e propria fratellanza) dopo il dramma del Covid-19. «La malattia e la morte di alcune figure a noi particolarmente care ci hanno messo a dura prova – sottolinea Michela Ravetti, responsabile di Unità della Casa del Giovane -. Come dimenticare i sorrisi del caro don Luigi Bosotti, il primo a pagare con la propria vita nel marzo dell’anno scorso lo scoppio della pandemia? E con lui tanti altri amici, tra cui anche Pietro Calligher, che conserviamo nel cuore. Dobbiamo guardare avanti e la Festa di Primavera 2021 è un’occasione imperdibile. La presenza di monsignor Delpini, qui con noi per festeggiare i nostri 50 anni di vita, è uno sprone e un grande regalo». Durante la festa sarà presente anche il Vescovo di Pavia, monsignor Corrado Sanguineti.

Oggi la Casa del Giovane è un luogo di accoglienza che vuole dare risposte quotidiane alle diverse forme di disagio sociale e lo fa con lo spirito del fondatore, don Enzo, che è quello di «servire il fratello» e di costruire un cammino di vita condiviso con chi finisce, per tante ragioni, in difficoltà. La comunità è organizzata come associazione privata di fedeli (ente ecclesiale di diritto canonico) alla quale fanno riferimento la fraternità e i collaboratori, siano essi volontari che dipendenti ed è coadiuvata dalla Fondazione don Enzo Boschetti e dalla Cooperativa Sociale Casa del Giovane.  Numerose le aree di intervento: giovani e dipendenze (4 case e 1 centro diurno), minori (2 comunità, 1 centro diurno, 1 appartamento, 1 casa famiglia e 1 alloggio-autonomia), salute mentale (con centro diurno) area donne (1 comunità e 2 case di accoglienza); poi ci sono la fraternità vera e propria con residenze anche a Lecco, Verbania e Biella e le esperienze residenziali dedicate ai volontari.