Si è svolta il 24 e 25 aprile la XVIII sessione del Consiglio pastorale diocesano, l’ultima dei consiglieri per questo mandato, sui “Processi per la promozione della reciprocità donne-uomini nella Chiesa Ambrosiana. La partecipazione è stata ampia, anche se ancora nella modalità online, alla presenza dell’Arcivescovo.
Il lavoro sul tema proposto è stato introdotto dai due presidenti, Laura Rizzi e chi scrive: è stata ringraziata la Commissione preparatoria e le diverse zone per l’ottima elaborazione dei documenti proposti. Tutto ciò ha permesso di presentare una sintesi dei contributi delle sette zone, per avviare successivamente il confronto assembleare.
Tre aspetti sono emersi significativamente del confronto nelle zone:
la necessaria premessa che la valorizzazione della donna si iscrive nella valorizzazione del battezzato;
la constatazione di una situazione ancora di clericalismo diffuso soprattutto nella strutture parrocchiali e di una non ancora soddisfacente valorizzazione delle donne nell’azione pastorale della Chiesa e nei processi decisionali;
l’importanza di porsi in ascolto delle buone prassi presenti nella Chiesa (associazioni, movimenti, famiglie).
Prima di entrare nel merito del tema, l’intera assemblea è stata invitata ad un ascolto di tre esperienze di reciprocità:
padre Roberto Fusco e sorella Tiziana Bruni della fraternità francescana di Betania di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno (Varese);
Sara e Max Lupano, famiglia missionaria a km 0 nella parrocchia di Sant’Antonio Maria Zaccaria, nel decanato Navigli (Milano);
Sara Rizzi e Francesco Sangalli, Responsabili Agesci della Zona “BriMiNo” (Brianza e Milano Nord)
Oltre alle testimonianze, è stata presentata una scheda sintetica con le risposte pervenute da 10 aggregazioni ecclesiali contattate tramite il Coordinamento diocesano delle Associazioni, Movimenti e Gruppi ecclesiali.
L’Arcivescovo ha chiuso il primo giorno di lavoro offrendo alcuni stimoli per l’intero Consiglio pastorale diocesano, sottolineando come la comunione nella Chiesa è promettente se accoglie la reciprocità, la quale a sua volta incoraggia la missione. Inoltre, ha continuato affermando che la reciprocità è una grande occasione per dire in modo nuovo l’attrattiva del Vangelo e lasciando una domanda: «Come la reciprocità può renderci più persuasivi?».
Domenica mattina il Vicario generale ha riferito dei passi in vista dell’Assemblea sinodale decanale: si tratta di un percorso che andrà avanti per tutto l’anno 2021/22, con partenza per tutti il prossimo 25 giugno.
Prima della discussione assembleare è stato lasciato spazio a un intervento di Alganesh Fessah, presidente di Gandhi Charity, a servizio delle donne immigrate e sfruttate.
Il lavoro della domenica mattina ha trovato una grande partecipazione di interventi su tre piste di riflessione: pastorale, culturale e formativo.
Due aspetti sono emersi significativamente come eco delle testimonianze ascoltate: la reciprocità favorisce la generazione di uno stile più fraterno dentro le comunità; la dinamica di reciprocità e di valorizzazione della donna risulta più presente nelle comunità di vita consacrata e nei cammini di associazioni e movimenti che nelle realtà parrocchiali e a queste, le prime potrebbero portare un ulteriore contributo ai processi di trasformazione missionaria delle nostre comunità.
Al termine della sessione, l’Arcivescovo ha ricordato che la reciprocità è generativa, invitando a prendere l’iniziativa (si pensi per esempio alla dimensione culturale delle sale della comunità e alla produzione di cultura). Infine, ha ringraziato i consiglieri del cammino condiviso, promettendo un momento conviviale “in presenza”, per quando sarà possibile.