Con la festa di Santa Gianna di quest’anno, 28 aprile 2021, inizia il conto alla rovescia per l’Anno Centenario della sua nascita (Magenta, 4 ottobre 1922 – 4 ottobre 2022). Anche se in modo inusuale, per motivi legati alla pandemia, si è preferito spostare di qualche mese le date del Centenario, dal 16 maggio 2022 (canonizzazione di Santa Gianna) al 28 aprile 2023 (festa liturgica), nella speranza che vengano a crearsi condizioni più favorevoli agli spostamenti e all’incontro tra le persone e disponendo così anche di un congruo tempo di preparazione.
Questo Centenario vede unite le due Comunità – civili e cristiane – di Magenta con la sua frazione di Pontenuovo e di Mesero, in quanto Santa Gianna a Magenta è nata, ha vissuto ed è partita per il Cielo dopo aver dato alla luce la sua ultima figlia, mentre a Mesero ha svolto parte della sua professione di medico e ora è lì che riposa.
Ricevuta l’approvazione e il sostegno del nostro Arcivescovo, subito l’Azione Cattolica diocesana e la Parrocchia di Sant’Ambrogio in Trezzano sul Naviglio (dove sorge la prima chiesa della nostra diocesi dedicata a Santa Gianna) si sono sentite interpellate e direttamente coinvolte. Siamo nella fase in cui anche altri soggetti (Uffici e Servizi competenti della Curia di Milano, Conferenze di san Vincenzo, Movimento per la Vita e Cav, Consultori, Associazioni di medici, gruppi di preghiera e altre realtà intitolati alla Santa, Centri culturali…) potrebbero pensare di dare un proprio contributo di idee per rendere questo Centenario ricco di spunti validi per la nostra vita.
A distanza di tempo, restano significative le parole fatte incidere dall’allora Arcivescovo cardinale Carlo Maria Martini sul retro della medaglia di Santa Gianna in occasione della sua Beatificazione (24 aprile 1994): «Donna meravigliosa, amante della vita, sposa, madre, medico professionista esemplare, offrì la sua vita per non violare il mistero della dignità della vita». Con lo sguardo rivolto alla Chiesa universale, ci si accorge che Santa Gianna è compresa e amata nel mondo (in modo particolare in Polonia, negli Stati Uniti D’America, in Brasile…), ma ancora poco conosciuta e pertanto poco apprezzata in patria. L’Anno Centenario vorrebbe servire proprio a farla conoscere anche qui, approfondendo i tratti della sua bella figura e i diversi aspetti della sua spiritualità: il cammino di formazione umana e cristiana, la vocazione al Matrimonio e alla Famiglia, la cura degli ammalati e dei poveri, la professione e il lavoro, la difesa della vita.
In questa riflessione sarà importante tener presente come prospettiva fondamentale la chiamata alla santità rivolta a tutti. A partire, infatti, dal fascino dell’opera della Grazia di Dio in Santa Gianna e guardando all’esempio della sua libera risposta, si tratta – per ciascuno di noi – di cercare il proprio modo di essere seguace di Gesù, oggi, in questo mondo.
Ogni cammino di santità non può che radicarsi e fondarsi su Gesù e sul Vangelo, pertanto come chiave di lettura dell’Anno Centenario si è scelta l’icona evangelica di Giovanni 15,1-17 (la splendida allegoria della vite con i suoi tralci, che dà frutto), e a racchiuderne in breve il significato si è ricavato anche un motto: “Rimanere in cristo per portare frutto”.
Intanto è stato lanciato un Concorso di idee per il Logo del Centenario, che sarà scelto tra quelli studiati dai partecipanti e che verrà presentato il prossimo 16 maggio; nello stesso giorno è previsto un annullo filatelico legato a questo Anno speciale.
Siamo convinti che Santa Gianna abbia molto da dire alle donne e agli uomini del nostro tempo per aiutarli nell’impegnativo ma liberante cammino dietro al Signore Gesù. Questo vorremmo comunicare: ci riusciremo? Penso di sì: il nostro entusiasmo non manca, Santa Gianna, dal Cielo, farà il resto.