Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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27 aprile

Bb. Caterina e Giuliana del Sacro Monte di Varese

27 Aprile 2021

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen.   Alleluia.


INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:


Tu, Giorno eterno, che vivi e risplendi
dell’increata luce del Padre,
guarda propizio chi devoto illumina
di lieti canti la notte.

Vinci, Signore, le nostre tenebre;
sperdi le schiere dei dèmoni,
gli animi scuoti sì che il torpore
non soffochi le menti.

I servi che ti implorano
pietosamente ascolta: la lode
che a te si leva, Cristo, ci meriti
grazia, perdono e pace.

A te la gloria scenda e il nostro giubilo,
o mite Re d’amore,
al Padre e allo Spirito Paraclito
negli infiniti secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:


Creatore e sovrano di tutto,
vincendo le furie del mare,
hai tratto alla luce la terra,
bellissima nostra dimora.

Tu di vivaci fiori l’adorni
e, quasi mensa regale
di frutti ricoprendola e di mèssi,
la presenti ai tuoi figli.

Così alla fresca tua rugiada, o Dio,
verdeggi il deserto dell’anima;
lavi ogni macchia il pianto,
ogni ribelle fremito si plachi.

La nostra volontà alla tua si accordi
e rifugga dal male,
il cuore si arrenda alla grazia
e schivi gli atti che arrecano morte.

A te eleviamo, o Padre, la preghiera,
a te che regni nei secoli
con l’unico tuo Figlio
e lo Spirito Santo. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI      Cfr. Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
   e siedi sui cherubini *
   degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
      nei secoli dei secoli, amen, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
                     Salmo 101
I (2-12)  

Ant. 1 Signore, a te giunga il nostro grido.

Signore, ascolta la mia preghiera, *
   a te giunga il mio grido.

Non nascondermi il tuo volto; †
   nel giorno della mia angoscia
      piega verso di me l’orecchio. *
   Quando ti invoco: presto, rispondimi.

Si dissolvono in fumo i miei giorni *
   e come brace ardono le mie ossa.
Il mio cuore abbattuto come erba inaridisce, *
   dimentico di mangiare il mio pane.

Per il lungo mio gemere *
   aderisce la mia pelle alle mie ossa.
Sono simile al pellicano del deserto, *
   sono come un gufo tra le rovine.

Veglio e gemo *
   come uccello solitario sopra un tetto.
Tutto il giorno mi insultano i miei nemici, *
   furenti imprecano contro il mio nome.

Di cenere mi nutro come di pane, *
   alla mia bevanda mescolo il pianto,
davanti alla tua collera e al tuo sdegno, *
   perché mi sollevi e mi scagli lontano.

I miei giorni sono come ombra che declina, *
   e io come erba inaridisco.

Gloria.

Ant. 1 Signore, a te giunga il nostro grido.
  
II (13-23)

Ant. 2 Sia annunziato in Sion il nome del Signore * e la sua lode in Gerusalemme. Alleluia.

Ma tu, Signore, rimani in eterno, *
   il tuo ricordo per ogni generazione.

Tu sorgerai, avrai pietà di Sion, †
   perché è tempo di usarle misericordia: *
   l’ora è giunta.

Poiché ai tuoi servi sono care le sue pietre *
   e li muove a pietà la sua rovina.

I popoli temeranno il nome del Signore *
   e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion *
   e sarà apparso in tutto il suo splendore.

Egli si volge alla preghiera del misero *
   e non disprezza la sua supplica.

Questo si scriva per la generazione futura *
   e un popolo nuovo darà lode al Signore.

Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario, *
   dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il gemito del prigioniero, *
   per liberare i condannati a morte;

perché sia annunziato in Sion il nome del Signore *
   e la sua lode in Gerusalemme,
quando si aduneranno insieme i popoli *
   e i regni per servire il Signore.

Gloria.

Ant. 2 Sia annunziato in Sion il nome del Signore * e la sua lode in Gerusalemme. Alleluia.

III (24-29)

Ant. 3 Tu, o Signore, hai fondato la terra, * i cieli sono opera delle tue mani. Alleluia.

Ha fiaccato per via la mia forza, *
   ha abbreviato i miei giorni.

Io dico: Mio Dio, †
   non rapirmi a metà dei miei giorni; *
   i tuoi anni durano per ogni generazione.

In principio tu hai fondato la terra, *
   i cieli sono opera delle tue mani.

Essi periranno, ma tu rimani, *
   tutti si logorano come veste,
come un abito tu li muterai *
   ed essi passeranno.

Ma tu resti lo stesso *
   e i tuoi anni non hanno fine.
I figli dei tuoi servi avranno una dimora, *
   resterà salda davanti a te la loro discendenza.

Gloria.

Ant. 3 Tu, o Signore, hai fondato la terra, * i cieli sono opera delle tue mani. Alleluia.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA            Ap 14,1-13
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni, apostolo

Io, Giovanni, guardai ed ecco l’Agnello ritto sul monte Sion e insieme centoquarantaquattromila persone che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo.
Udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di arpa che si accompagnano nel canto con le loro arpe. Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e ai vegliardi. E nessuno poteva comprendere quel cantico se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra. Questi non si sono contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l’Agnello dovunque va. Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l’Agnello. Non fu trovata menzogna sulla loro bocca; sono senza macchia.
Poi vidi un altro angelo che volando in mezzo al cielo recava un vangelo eterno da annunziare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, razza, lingua e popolo. Egli gridava a gran voce:
«Temete Dio e dategli gloria,
perché è giunta l’ora del suo giudizio.
Adorate colui che ha fatto
il cielo e la terra,
il mare e le sorgenti delle acque».
Un secondo angelo lo seguì gridando:
«È caduta, è caduta
Babilonia la grande,
quella che ha abbeverato tutte le genti
col vino del furore della sua fornicazione».
Poi, un terzo angelo li seguì gridando a gran voce: «Chiunque adora la bestia e la sua statua e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano, berrà il vino dell’ira di Dio che è versato puro nella coppa della sua ira e sarà torturato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell’Agnello. Il fumo del loro tormento salirà per i secoli dei secoli, e non avranno riposo né giorno né notte quanti adorano la bestia e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome». Qui appare la costanza dei santi, che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù.
Poi udii una voce dal cielo che diceva: «Scrivi: Beati d’ora in poi, i morti che muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono».

RESPONSORIO              
«Beati i morti che muoiono nel Signore
- dice lo Spirito -;
riposeranno dalle loro fatiche,
   perché le loro opere li seguono».
   Alleluia.

Beati quelli che temono il Signore
e camminano nelle sue vie,
   perché le loro opere li seguono.
   Alleluia.

SECONDA LETTURA     
Dalla vita delle beate Caterina e Giuliana secondo la testimonianza delle loro compagne.

Avvicinandosi il tempo in cui doveva collocare la sua serva nella dimora a lei preordinata, il Signore una volta le apparve in sembianza di Crocifisso e le disse: «Caterina, io voglio che tu vada a Santa Maria del Monte».
Confermata, dunque, in questa santa deliberazione, volendo totalmente abbandonare il mondo per amore di Dio e seguire la croce che portava continuamente fissa, stampata e raffigurata dentro il suo cuore, il giorno di S. Giorgio dell'anno 1452 Caterina fece l'entrata in questo santo eremitaggio da Dio scelto per lei. Esso, benché apparisse orrido e aspro, sia per l'ubicazione – per cui sembrava piuttosto una spelonca di fiere che umana abitazione –, sia ancora perché ogni cosa era rovinata a causa della pestilenza, nondimeno per l'ardente desiderio a Caterina sembrava un paradiso. Per nulla diffidò della misericordia del Salvatore, anzi la sua mente si rianimava e sentiva maggior allegrezza nel tollerare e patire ogni cosa.
Ogni giorno Caterina recitava il «Passio» di san Giovanni, e lo diceva con tanto fervore, devozione e lacrime che noi stimavamo che lo Spirito santo glielo avesse insegnato.
Era tanto caritatevole e misericordiosa che quando vedeva qualche persona in affanno e tribolazione si addolorava con loro così come se li avesse avuti lei stessa. Tre giorni prima della sua morte chiamò alla sua presenza tutte le sorelle dicendo: «Figliole mie, io vi prego che vogliate vivere in buona pace e concordia luna con l'altra, osservare la santissima obbedienza e stare sempre nel timore di Dio». E poi disse: «Il testamento che io vi lascio è che abbiate carità e amore l'una per l'altra, e che sempre cerchiate il modo di vivere secondo la volontà di Dio».
Quanto alla beata Giuliana, che si unì come prima compagna alla beata Caterina, tanto si accendeva nell'amore del suo diletto Sposo Cristo Gesù che non si saziava mai di cercare diverse vie e modi con cui potesse vivere con maggior devozione, purità e fervore.
Insistentemente e con grande ardore, inginocchiata davanti alla beata Caterina, domandava quindi spesse volte che le fosse indicata tale via e modo.
Allora la beata Caterina le insegnò questa dottrina: «Figliola mia, due sono le città che sempre durano: cioè Babilonia, che significa confusione del fuoco eterno, e Gerusalemme, che significa visione di pace nella vita beata». Allora la devotissima vergine suor Giuliana si dispose con tale fervore di volontà a seguire questa via che, in tutto il tempo della sua vita, quello che faceva o diceva effondeva il profumo di una grandissima e profondissima umiltà. Onde, interrogata dove avesse studiato in tutta la sua vita per poter piacere a Dio, rispondendo disse: «Nel libro dell'umiltà e della carità».
In quanto alla povertà era in tal modo il suo affetto distaccato dalle cose temporali che si gloriava e si riteneva beata di non aver nulla in questo mondo. Onde diceva: «Nulla ho in questa vita, nulla desidero di avere». E anche: «Io non son mia, poiché io mi sono data a Cristo e alla volontà degli altri».
La beata Giuliana celava molto la sua santità, perché mai l'avessimo a sorprendere in qualche aspetto singolare. Era in tal modo affabile, pura e allegra, che si mostrava a tutti con un viso angelico. Ogni giorno con molta frequenza percorreva tutti i gesti di Gesù Cristo, e principalmente meditava la sua passione, della quale era così assidua e devota che con gli occhi della mente le sembrava di vedere ogni cosa come se sensibilmente fosse stata in sua presenza. Contemplava Cristo nella cena, nell'orto, e in casa di Anna, Caifa, Pilato ed Erode; sul monte Calvario, negli inferi, nell'ascensione e in cielo insieme coi suoi amici nel regno.

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
   e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
   ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
   Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
   Gesù Cristo e Spirito Santo.

Signore Dio, *
   Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
   accogli la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre, *
   abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
   Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
   e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo, *
   tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, *
   nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
   e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
   di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
   mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
   e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
   la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
   mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
   cerca il tuo servo
   perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
   perché siamo troppo infelici: *
   aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
   degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.


ORAZIONE
Accogli, o Dio, la supplica della tua famiglia: per i meriti delle beate vergini Caterina e Giuliana, donaci di servirti con fede pura, con interiore dedizione e con obbedienza sincera. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen.   Alleluia.


CANTICO DI ZACCARIA
                     Cantico   Lc 1,68-79

Ant. La nostra patria è nei cieli * e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo. Alleluia.

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
   perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
   nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
   per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
   e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
   e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
   di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
   al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
   perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
   nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
   per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
   e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
   sulla via della pace».

Gloria.

Ant. La nostra patria è nei cieli * e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo. Alleluia.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.   (pausa di preghiera silenziosa)
Accogli, o Dio, la supplica della tua famiglia: per i meriti delle beate vergini Caterina e Giuliana, donaci di servirti con fede pura, con interiore dedizione e con obbedienza sincera. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
                     Cantico   Dn 3,26-27a.29.34-41

Ant. 1
Non c’è delusione, Signore, * per chi confida in te. Alleluia.

Benedetto sei tu, Signore Dio dei nostri padri; *
   degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre.

Tu sei giusto *
   in tutto ciò che hai fatto.

Poiché noi abbiamo peccato, †
   abbiamo agito da iniqui, *
   allontanandoci da te, abbiamo mancato in ogni modo.

Non ci abbandonare fino in fondo, †
   per amore del tuo nome, *
   non rompere la tua alleanza;

non ritirare da noi la tua misericordia, †
   per amore di Abramo tuo amico, *
   di Isacco tuo servo, d’Israele tuo santo,

ai quali hai parlato, †
   promettendo di moltiplicare la loro stirpe
      come le stelle del cielo, *
   come la sabbia sulla spiaggia del mare.

Ora invece, Signore, *
   noi siamo diventati più piccoli
      di qualunque altra nazione,

ora siamo umiliati per tutta la terra *
   a causa dei nostri peccati.

Ora non abbiamo più né principe, †
   né capo, né profeta, né olocausto, *
   né sacrificio, né oblazione, né incenso,

né luogo per presentarti le primizie *
   e trovar misericordia.

Potessimo esser accolti con il cuore contrito *
   e con lo spirito umiliato,
come olocausti di montoni e di tori, *
   come migliaia di grassi agnelli.

Tale sia oggi davanti a te il nostro sacrificio *
e ti sia gradito,
perché non c’è delusione *
   per coloro che in te confidano.

Ora ti seguiamo con tutto il cuore, *
   ti temiamo e cerchiamo il tuo volto.

Gloria.

Ant. 1 Non c’è delusione, Signore, * per chi confida in te. Alleluia.

Salmi Laudativi

Ant. 2 Ti canterò, o Dio, un canto nuovo, * inneggerò in eterno al tuo nome. Alleluia.
                        Sal 143,1-10
Benedetto il Signore, mia roccia, †
che addestra le mie mani alla guerra, *
   le mie dita alla battaglia.

Mia grazia e mia fortezza, *
   mio rifugio e mia liberazione,
mio scudo in cui confido, *
   colui che mi assoggetta i popoli.

Signore, che cos’è un uomo perché te ne curi? *
   Un figlio d’uomo perché te ne dia pensiero?
L’uomo è come un soffio, *
   i suoi giorni come ombra che passa.

Signore, piega il tuo cielo e scendi, *
   tocca i monti ed essi fumeranno.
Le tue folgori disperdano i nemici, *
   lancia frecce, sconvolgili.

Stendi dall’alto la tua mano, †
   scampami e salvami dalle grandi acque, *
   dalla mano degli stranieri.

La loro bocca dice menzogne
e alzando la destra giurano il falso.

Mio Dio, ti canterò un canto nuovo, *
suonerò per te sull’arpa a dieci corde;
a te, che dai vittoria al tuo consacrato, *
che liberi Davide tuo servo.

                        Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
   voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
   e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2 Ti canterò, o Dio, un canto nuovo, * inneggerò in eterno al tuo nome. Alleluia.

                     Salmo diretto   Sal 100
Amore e giustizia voglio cantare, *
   voglio cantare inni a te, o Signore.
Agirò con saggezza nella via dell’innocenza: *
quando a me verrai?

Camminerò con cuore integro, *
   dentro la mia casa.

Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvagie; †
   detesto chi fa il male, *
   non mi sarà vicino.

Lontano da me il cuore perverso, *
   il malvagio non lo voglio conoscere.

Chi calunnia in segreto il suo prossimo *
   io lo farò perire;
chi ha occhi altezzosi e cuore superbo *
   non lo potrò sopportare.

I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese †
   perché restino a me vicino: *
chi cammina per la via integra sarà mio servitore.

Non abiterà nella mia casa, chi agisce con inganno, *
   chi dice menzogne non starà alla mia presenza.

Sterminerò ogni mattino tutti gli empi del paese, *
   per estirpare dalla città del Signore
      quanti operano il male.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
Dio onnipotente, donaci di celebrare con impegno rinnovato questi giorni di letizia in onore del Salvatore risorto e di testimoniare nelle opere il memoriale della Pasqua che celebriamo nella fede. Per Cristo nostro Signore.

INNO
Dolce si innalzi il canto
dal popolo di Dio
a gloria di vergine donna
fulgente nel cielo immortale.

Poi che allo Sposo unicamente amato
dalla terra levò stupenda lode
nell’armonia congiunta
di vita casta e di limpida fede,

e vano il mondo parve
al cuore appassionato,
ora tra i lieti cori
la voce sua nei secoli risuona.

Se la bellezza ti piacque
di quest’anima pura,
o Redentore, tergi nel tuo sangue
le nostre colpe e salvaci dal male.

O Figlio di Maria,
che dalla Vergine nasci,
con il Padre e lo Spirito,
l’universo ti celebri in eterno. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Cristo, che regna nei cuori con intenso affetto, diciamo:

Tu che vieni a noi nel nome del Signore, Kyrie eleison.
   Kyrie eleison.

Fiore inviolato della vergine e madre Maria, Kyrie eleison.
   Kyrie eleison.

Sposo, che inviti la Chiesa al tuo celeste convito, Kyrie eleison.
   Kyrie eleison.

Speranza e premio delle sante vergini, Kyrie eleison.
   Kyrie eleison.

Vita e gloria dei santi, Kyrie eleison.
   Kyrie eleison.

Agnello di Dio, cui le vergini fanno eternamente corona, Kyrie eleison.
   Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.

oppure:


La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen.   Alleluia.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 118,137-144 XVIII (Sade)

Ant. 1 Purissima è, Signore, la tua parola, * il tuo servo la predilige. Alleluia.

Tu sei giusto, Signore, *
e retto nei tuoi giudizi.
Con giustizia hai ordinato le tue leggi *
e con fedeltà incomparabile.

Mi divora lo zelo della tua casa, *
perché i miei nemici dimenticano le tue parole.
Purissima è la tua parola, *
   il tuo servo la predilige.

Io sono piccolo e disprezzato, *
ma non trascuro i tuoi precetti.
La tua giustizia è giustizia eterna *
e verità è la tua legge.

Angoscia e affanno mi hanno colto, *
ma i tuoi comandi sono la mia gioia.
Giusti sono i tuoi insegnamenti per sempre, *
fammi comprendere e avrò la vita.

Gloria.

Ant. 1 Purissima è, Signore, la tua parola, * il tuo servo la predilige. Alleluia.

Salmo 87
I (2-8)

Ant. 2
Signore, Dio della mia salvezza, * davanti a te grido giorno e notte. †

Signore, Dio della mia salvezza, *
   davanti a te grido giorno e notte.
† Giunga fino a te la mia preghiera, *
   tendi l’orecchio al mio lamento.

Io sono colmo di sventure, *
   la mia vita è vicina alla tomba.
Sono annoverato tra quelli
che scendono nella fossa, *
   sono come un uomo ormai privo di forza.

È tra i morti il mio giaciglio, *
   sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,
dei quali tu non conservi il ricordo *
   e che la tua mano ha abbandonato.

Mi hai gettato nella fossa profonda, *
   nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Pesa su di me il tuo sdegno *
e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.

Gloria.

Ant. 2 Signore, Dio della mia salvezza, * davanti a te grido giorno e notte.

II (9-19)

Ant. 3 Tutto il giorno ti chiamo, Signore, * verso di te protendo le mie mani.

Hai allontanato da me i miei compagni, *
mi hai reso per loro un orrore.
Sono prigioniero senza scampo; *
si consumano i miei occhi nel patire.

Tutto il giorno ti chiamo, Signore, *
verso di te protendo le mie mani.
Compi forse prodigi per i morti? *
   O sorgono le ombre a darti lode?

Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, *
   la tua fedeltà negli inferi?
Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, *
   la tua giustizia nel paese dell’oblio?

Ma io a te, Signore, grido aiuto, *
   e al mattino giunge a te la mia preghiera.
Perché, Signore, mi respingi, *
   perché mi nascondi il tuo volto?

Sono infelice e morente dall’infanzia, *
   sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.
Sopra di me è passata la tua ira, *
   i tuoi spaventi mi hanno annientato,

mi circondano come acqua tutto il giorno, *
   tutti insieme mi avvolgono.
Hai allontanato da me amici e conoscenti, *
   mi sono compagne solo le tenebre.

Gloria.

Ant. 3 Tutto il giorno ti chiamo, Signore, * verso di te protendo le mie mani.

Alle altre Ore salmodia complementare.


Terza

LETTURA BREVE            Ap 2,17
Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Al vincitore darò la manna nascosta e una pietruzza bianca sulla quale sta scritto un nome nuovo, che nessuno conosce all’infuori di chi la riceve.

Maria di Magdala portò il lieto annunzio agli apostoli.
   Maria di Magdala portò il lieto annunzio agli apostoli. * Alleluia, alleluia.

Che Gesù era vivo ed era apparso a lei.
   Alleluia, alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
   Maria di Magdala portò il lieto annunzio agli apostoli. * Alleluia, alleluia.

ORAZIONE
Esulti sempre il tuo popolo, o Dio, per la rinnovata giovinezza dello spirito e, come ora si allieta per il dono della dignità filiale, così pregusti nella speranza il giorno glorioso della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE            1 Pt 2,22-24
Fratelli, Cristo non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca, oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia.

Gesù apparve agli Undici.
   Gesù apparve agli Undici. * Alleluia, alleluia.

Rimproverò la loro incredulità.
   Alleluia, alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
   Gesù apparve agli Undici. * Alleluia, alleluia.

ORAZIONE
Dio onnipotente, donaci di celebrare con impegno rinnovato questi giorni di letizia in onore del Salvatore risorto e di testimoniare nelle opere il memoriale della Pasqua che celebriamo nella fede. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE            1 Pt 1,3
Fratelli, sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo; nella sua grande misericordia egli ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva.

«Predicate a tutti il vangelo» - dice il Signore -.
   «Predicate a tutti il vangelo» - dice il Signore -. * Alleluia, alleluia.

«Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo».
   Alleluia, alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
   «Predicate a tutti il vangelo» - dice il Signore -. * Alleluia, alleluia.

ORAZIONE
Esulti sempre il tuo popolo, o Dio, per la rinnovata giovinezza dello spirito e, come ora si allieta per il dono della dignità filiale, così pregusti nella speranza il giorno glorioso della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.

oppure:


Dio onnipotente, donaci di celebrare con impegno rinnovato questi giorni di letizia in onore del Salvatore risorto e di testimoniare nelle opere il memoriale della Pasqua che celebriamo nella fede. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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S. Gianna Beretta Molla

memoria


PRIMI VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure:


Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE
Luce nuova rifulge
sul popolo redento.
   Questo è giorno di gioia,
   di gloria e di trionfo.

Nella città di Dio
grande è la festa.
   Questo è giorno di gioia,
   di gloria e di trionfo.

Luce nuova rifulge
sul popolo redento.
   Questo è giorno di gioia,
   di gloria e di trionfo.

INNO
Discepola vera di Cristo,
irreprensibile apparve;
amò sopra ogni cosa il suo Signore:
vive con lui felice.

La sua fede rifulse,
di carità infiammata:
passò tra noi come un lieto prodigio,
ora nel cielo è vestita di gloria.

In questo nostro esilio
conobbe l’amaro del pianto;
nella patria il suo spirito si inebria
della letizia di Dio.

Alla divina Trinità sia lode,
che dei beati ascolta la preghiera
e sull’aspro sentiero della vita
tutti ci guida al regno. Amen.

NOTIZIA DELLA SANTA
Gianna Beretta nacque il 4 ottobre 1922 a Magenta, in terra ambrosiana; con vigile sapienza i suoi genitori accompagnarono la sua crescita umana e cristiana.
Fu una donna serena e colma di gioia; amò “tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode”. (Fil 4,8).
Si impegnò con fervore nell’apostolato, nell’opera di S. Vincenzo, nell’Azione Cattolica: sapeva che “a Dio piace chi dona con entusiasmo” (2Cor 9,7). Divenne medico condotto a Mesero, dove prestò la sua attività sino a pochi giorni dalla morte, sempre premurosa di aggiornare la sua competenza e di giovare al corpo e all’anima della sua gente; sua predizione furono i poveri,g li anziani, i bambini.
Pensò anche di farsi missionaria laica in Brasile, ma alla fine comprese che la sua vocazione era il matrimonio e si sposò, il 24 settembre 1955. Nella “comunione di vita e d’amore” (Conc. Vat. II, G.S., 48) della famiglia, che la nascita dei figli rendeva ancora più ampia ed impegnativa, Gianna si sentì sempre pienamente appagata.
Nel settembre 1961, durante la quarta travagliata gravidanza, con la forza che le veniva dalla fede e dalla preghiera chiese decisamente che fosse salvato il frutto del suo grembo, anche con l’offerta della sua vita. Morì una settimana dopo aver dato alla luce una bambina, il 28 aprile 1962, sabato nell’Ottava di Pasqua della Risurrezione del Signore, ammirabile testimone della santità della vita.
Venne beatificata da Giovanni Paolo II il 24 aprile 1994 e canonizzata dallo stesso pontefice il 16 maggio 2004.

SALMODIA
Salmo 136,1-6

Ant. 1 Se ti dimentico, Gerusalemme, * la mia destra si paralizzi.

Sui fiumi di Babilonia, là sedevamo piangendo *
al ricordo di Sion.
Ai salici di quella terra *
appendemmo le nostre cetre.

Là ci chiedevano parole di canto *
coloro che ci avevano deportato,
canzoni di gioia, i nostri oppressori: *
«Cantateci i canti di Sion!».

Come cantare i canti del Signore *
in terra straniera?
Se ti dimentico, Gerusalemme, *
si paralizzi la mia destra;

mi si attacchi la lingua al palato, †
se lascio cadere il tuo ricordo, *
se non metto Gerusalemme
   al di sopra di ogni mia gioia.

Gloria.

Ant. 1 Se ti dimentico, Gerusalemme, * la mia destra si paralizzi.

Salmo 137

Ant. 2 A te voglio cantare * davanti agli angeli, o Dio. Alleluia.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: *
   hai ascoltato le parole della mia bocca.
A te voglio cantare davanti agli angeli, *
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome *
per la tua fedeltà e la tua misericordia:
hai reso la tua promessa *
più grande di ogni fama.

Nel giorno in cui t’ho invocato, mi hai risposto, *
hai accresciuto in me la forza.
Ti loderanno, Signore, tutti i re della terra *
quando udranno le parole della tua bocca.

Canteranno le vie del Signore, *
perché grande è la gloria del Signore;
eccelso è il Signore e guarda verso l’umile *
ma al superbo volge lo sguardo da lontano.

Se cammino in mezzo alla sventura, *
tu mi ridoni la vita;
contro l’ira dei miei nemici stendi la mano *
e la tua destra mi salva.

Il Signore completerà per me l’opera sua. *
Signore, la tua bontà dura per sempre:
non abbandonare *
l’opera delle tue mani.

Gloria.

Ant. 2 A te voglio cantare * davanti agli angeli, o Dio. Alleluia.

PRIMA ORAZIONE
Dio onnipotente, donaci di celebrare con impegno rinnovato questi giorni di letizia in onore del Salvatore risorto e di testimoniare nelle opere il memoriale della Pasqua che celebriamo nella fede. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE     
                     Cantico   Lc 1,46-55

Ant.
Grande grazia è una donna virtuosa: * essa teme il Signore e cammina sulla via della giustizia. Alleluia.

L’anima mia magnifica il Signore *
   e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
   D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
   e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
   si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
   ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
   ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
   ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
   ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
   ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
   magnifica il Signore.

Ant. Grande grazia è una donna virtuosa: * essa teme il Signore e cammina sulla via della giustizia. Alleluia.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
Per l’intercessione di santa Gianna, concedi, o Dio misericordioso, ai coniugi, a cui elargisci il dono della fecondità, di essere fedeli al tuo originario disegno di grazia, perché possano manifestare con luminosa chiarezza nel mondo il mistero di amore che unisce Cristo, tuo Figlio, alla Chiesa sua sposa. Per lui, che vive e regna nei secoli dei secoli.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Dal costato di Cristo scaturì il fiume di vita,
e l’intero universo festoso rifiorì.
Tutti i cuori degli uomini
a sé chiamò la grazia del Signore. Alleluia.

Da quel fiume salvifico
venne lavata ogni colpa del mondo.
Tutti i cuori degli uomini
a sé chiamò la grazia del Signore. Alleluia.

Orazione
Dio onnipotente, che ci purifichi nell’acqua del battesimo e d’intima purità ci rivesti per invitarci alle nozze dell’Agnello, conservaci fedeli e vigilanti, perché possiamo partecipare all’eterno banchetto felici accanto allo Sposo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

INTERCESSIONI
Rivolgiamo a Dio la nostra supplica per mezzo di Cristo, che è glorificato nei suoi santi:
Rendici santi, Signore, perché tu sei santo.

Tu che eleggi la debolezza per confondere la forza del mondo,
aiutaci a stimare e ad amare gli umili e i poveri.

Tu che hai effuso il tuo Spirito su santa Gianna,
rendi i cristiani attenti alle necessità di tutti gli uomini.

Ascolta le preghiere delle tue serve che tutte a Cristo si sono donate,
fa’ che richiamino sempre al mondo la tua presenza di salvezza.

Le tue sante sono state di esempio a tutta la Chiesa,
le madri di famiglia guardino sempre al loro modello di vita.

Ricordati di tutti quelli che oggi hanno chiuso gli occhi alla luce terrena,
ammettili con gli angeli e i santi nella tua casa.

Chiamati a vivere in Cristo, apriamo il nostro cuore al Padre, dicendo:
Padre Nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.

oppure:


La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

COMPIETA

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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen.   Alleluia.

INNO
Di tenebra la terra ormai si ammanta:
quasi una dolce morte
scende sui corpi spossati,
che alla luce del giorno rivivranno.

Cristo Signore, luce vera, vita,
salva i tuoi servi;
l’oscura inerzia del sonno
non si tramuti nell’esilio eterno.

Nessuna forza del male
ci vinca nella notte:
tu che ci doni il riposo,
veglia su chi ti implora.

A te, Gesù, sia gloria
che sei nato da vergine,
con il Padre e lo Spirito
nella distesa dei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 142,1-11

Ant. Insegnami a compiere il tuo volere, * perché sei tu il mio Dio.

Signore, ascolta la mia preghiera,
   porgi l’orecchio alla mia supplica,
      tu che sei fedele, *
   e per la tua giustizia rispondimi.

Non chiamare in giudizio il tuo servo: *
   nessun vivente davanti a te è giusto.

Il nemico mi perseguita, *
   calpesta a terra la mia vita,
mi ha relegato nelle tenebre *
   come i morti da gran tempo.

In me languisce il mio spirito, *
   si agghiaccia il mio cuore.

Ricordo i giorni antichi,
   ripenso a tutte le tue opere, *
   medito sui tuoi prodigi.

A te protendo le mie mani, *
   sono davanti a te come terra riarsa.
Rispondimi presto, Signore, *
   viene meno il mio spirito.

Non nascondermi il tuo volto, *
   perché non sia come chi scende nella fossa.
Al mattino fammi sentire la tua grazia, *
   poiché in te confido.

Fammi conoscere la strada da percorrere, *
   perché a te si innalza l’anima mia.
Salvami dai miei nemici, Signore, *
   a te mi affido.

Insegnami a compiere il tuo volere,
   perché sei tu il mio Dio. *
   Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana.

Per il tuo nome, Signore, fammi vivere, *
   liberami dall’angoscia, per la tua giustizia.

Gloria.

Ant. Insegnami a compiere il tuo volere, * perché sei tu il mio Dio.

LETTURA BREVE            1Pt 5,8-9
Fratelli, siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede.

A quanti invocano il Signore.
   A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.

Appaga il desiderio di quelli che lo temono.
   Egli si fa vicino.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
   A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.

CANTICO DI SIMEONE        
                     Cantico   Lc 2,29-32

Ant.
Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
   vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
   preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
   e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant. Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.

ORAZIONE
Illumina, Padre, la nostra notte e dona ai tuoi servi un riposo senza colpa; incolumi al nuovo giorno ci conducano gli angeli e ci ridestino alla tua luce. Per Cristo nostro Signore.
 
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Regina dei cieli, rallegrati, alleluia:
Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia,
è risorto, come aveva promesso, alleluia.
Prega il Signore per noi, alleluia.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.


CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.