Is 52,13 – 53,12; Sal 87 (88); Eb 12,1b-3; Gv 11,55 – 12,11
Tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo. (Gv 12,3)
Chi è questa donna che sparge profumo sul corpo di Gesù? Chi è questa donna che con delicatezza accarezza i piedi del maestro versando su di essi l’olio di nardo? Nel racconto evangelico si parla di una certa Maria di Betània, ma lei è icona o almeno lo diventa quando Gesù dice ai discepoli di lasciarla fare e che questo gesto sarà sempre ricordato (cfr. Matteo 26). Maria diventa icona della comunità, di ogni discepolo che con tenerezza si prende cura del maestro Gesù. Forse questo sarebbe un compito interessante per ogni Chiesa: la cura del maestro Gesù. Entriamo in questa esperienza della Pasqua cercando un modo di custodire il maestro, di custodirlo in noi anzitutto ma anche di chiederci come poterlo custodire attorno a noi, nella nostra piccola comunità raccolta attorno a lui prima della sua morte.
Preghiamo
Cosa sprecare per amarti Gesù?
Come sprecare le nostre vite per dirti che ti amiamo?
Giuda e gli altri sono scandalizzati dallo spreco di Maria.
Ma cosa c’è di più prezioso di te Signore?
Insegnaci come donarci e come donare,
insegnaci come condividere,
come consegnare le nostre vite
perché siano segno dell’amore per te.