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In scena

The Pluck Show: la musica fatta a pezzi!

Al Teatro Libero dal 13 al 18 gennaio una miscela musicale esplosiva

di Giovanni GUZZI Redazione

11 Gennaio 2010

Chi se li fosse lasciati sfuggire nel 2009, quest’anno non ripeta l’errore e si affretti a prenotare. Dal 13 al 18 gennaio il Teatro Libero di Milano (info: tel. 02.8323126 – biglietteria@teatrolibero.it) ha in cartellone un’esplosiva appendice dei fuochi artificiali di Capodanno: in esclusiva dall’Inghilterra, il ritorno di The Pluck show, uno spettacolo diretto da Jon Fealey e Toby Sedgwick e messo in scena da quello che è stato definito il «trio d’archi musicalmente più provocatorio del mondo». Nella scorsa stagione lo show ha fatto registrare il tutto esaurito nei sette giorni di permanenza in cartellone. Uno strepitoso successo coronato da una replica straordinaria a grande richiesta.
Chi pensasse che la musica classica sia troppo ingessata e severa sappia che con il Pluck Show cambierà idea. Accomodandosi in sala e vedendo tre musicisti, seri e impeccabili, accingersi a salire sul palco con l’apparente intenzione di cullare il pubblico sulle note della Primavera di Vivaldi, ben difficilmente riuscirà ad immaginare quello che accadrà di lì a poco.
Ben presto, infatti, scoprirà che non si tratta di un concerto di quelli che siamo abituati ad ascoltare nelle “classiche” sale. Tra rivisitazioni in stile jazz, intermezzi di commedia e un finale con i caratteristici suoni “sporchi” della chitarra di Jimi Hendrix, i due violini e il violoncello dei Pluck lo investiranno con una scarica di energia musicale eclettica e irresistibile.
In scena Kit Massey, Jon Regan e Flora Allison – volendo dare a intendere di essere tre «idioti pieni di talento» – si rivelano invece tre musicisti eccezionali e irriverenti, capaci di “ridicolizzare” e rielaborare alla loro maniera, facendola letteralmente “a brandelli”, ogni tipo di musica, da Bach ai Beatles, in un arrembaggio all’arma bianca!
Costituitosi nel 2002, questo pazzo ensemble di allegri musicisti è animato dal desiderio di fare qualcosa di più che semplicemente suonare gli strumenti a lungo studiati e perfezionati; le loro esibizioni sono una miscela, esplosiva ma perfettamente calibrata, di musica classica, jazz e rock. Subito dal debutto, nel 2003, al Fringe Festival di Edimburgo, dove hanno vinto il prestigioso Tap Water Award for Cabaret, hanno ottenuto recensioni esaltanti per la loro unica combinazione di commedia ed eccellente abilità musicale. E grandi successi di pubblico e critica continuano a riportare tuttora seducendo le platee di tutto il mondo, dall’Europa all’Australia, con la loro buffoneria melodica che incanta!
Unico dubbio: reggeranno le strutture dell’ultimo piano di via Savona 10 a questa seconda esplosione di energia musicale? Vale la pena correre il rischio! Chi se li fosse lasciati sfuggire nel 2009, quest’anno non ripeta l’errore e si affretti a prenotare. Dal 13 al 18 gennaio il Teatro Libero di Milano (info: tel. 02.8323126 – biglietteria@teatrolibero.it) ha in cartellone un’esplosiva appendice dei fuochi artificiali di Capodanno: in esclusiva dall’Inghilterra, il ritorno di The Pluck show, uno spettacolo diretto da Jon Fealey e Toby Sedgwick e messo in scena da quello che è stato definito il «trio d’archi musicalmente più provocatorio del mondo». Nella scorsa stagione lo show ha fatto registrare il tutto esaurito nei sette giorni di permanenza in cartellone. Uno strepitoso successo coronato da una replica straordinaria a grande richiesta.Chi pensasse che la musica classica sia troppo ingessata e severa sappia che con il Pluck Show cambierà idea. Accomodandosi in sala e vedendo tre musicisti, seri e impeccabili, accingersi a salire sul palco con l’apparente intenzione di cullare il pubblico sulle note della Primavera di Vivaldi, ben difficilmente riuscirà ad immaginare quello che accadrà di lì a poco.Ben presto, infatti, scoprirà che non si tratta di un concerto di quelli che siamo abituati ad ascoltare nelle “classiche” sale. Tra rivisitazioni in stile jazz, intermezzi di commedia e un finale con i caratteristici suoni “sporchi” della chitarra di Jimi Hendrix, i due violini e il violoncello dei Pluck lo investiranno con una scarica di energia musicale eclettica e irresistibile.In scena Kit Massey, Jon Regan e Flora Allison – volendo dare a intendere di essere tre «idioti pieni di talento» – si rivelano invece tre musicisti eccezionali e irriverenti, capaci di “ridicolizzare” e rielaborare alla loro maniera, facendola letteralmente “a brandelli”, ogni tipo di musica, da Bach ai Beatles, in un arrembaggio all’arma bianca!Costituitosi nel 2002, questo pazzo ensemble di allegri musicisti è animato dal desiderio di fare qualcosa di più che semplicemente suonare gli strumenti a lungo studiati e perfezionati; le loro esibizioni sono una miscela, esplosiva ma perfettamente calibrata, di musica classica, jazz e rock. Subito dal debutto, nel 2003, al Fringe Festival di Edimburgo, dove hanno vinto il prestigioso Tap Water Award for Cabaret, hanno ottenuto recensioni esaltanti per la loro unica combinazione di commedia ed eccellente abilità musicale. E grandi successi di pubblico e critica continuano a riportare tuttora seducendo le platee di tutto il mondo, dall’Europa all’Australia, con la loro buffoneria melodica che incanta!Unico dubbio: reggeranno le strutture dell’ultimo piano di via Savona 10 a questa seconda esplosione di energia musicale? Vale la pena correre il rischio!