La storia del cartone animato, lo sanno tutti, è fatta di successi giapponesi e americani, ma da qualche anno a questa parte c’è chi ha osato violare il predominio dell’animazione mondiale. È Iginio Straffi, l’ideatore delle Winx, vero e proprio pioniere dell’industria di animazione italiana.
Come è nata la sua passione per il fumetto?
E’ una passione innata, ho ancora a casa quaderni delle scuole elementari in cui disegnavo storie a fumetti con i baloons e i personaggi nati dalla mia fantasia.
Quali erano i suoi personaggi preferiti?
Tanti, da Topolino a Paperone, fino al Comandante Mark della Monelli e Corto Maltese. Man mano che crescevo mi appassionavo a fumetti più sofisticati.
Sono molti i ragazzi con la passione per il fumetto: disegnatori si nasce o si diventa?
Occorre una predisposizione e poi tanta passione e voglia di fare questo mestiere. Il resto è tecnica che, per chi non è totalmente negato, si impara con l’esercizio. E poi ci vuole disciplina, mentre spesso i ragazzi di oggi si arrendono alle prime difficoltà. Per arrivare a pubblicare i propri lavori c’è bisogno di tantissimo esercizio. Quante domeniche pomeriggio mi sono chiuso in casa a disegnare!
Chi ha pubblicato i suoi primi lavori?
I primi disegni li ho pubblicati su Cioè, appena finito il liceo. Poi su riviste a diffusione nazionale e internazionale come Comic Art e Lancio Story. Nel 1989 sono stato chiamato a Milano dall’editore Sergio Bonelli per illustrare albi di 96 pagine.
Oggi si disegna ancora a matita?
L’idea e la realizzazione finale del personaggio viene fatta a mano, poi chi lavora al computer lo rifinisce e lo fa muovere. Il Pc non riuscirà mai a sostituirsi all’uomo…
Quanto divertimento c’è in quello che fa?
Cinquanta e cinquanta. Mentre la parte creativa è divertente, la parte commerciale a volte è più noiosa, perché ci sono tanti problemi da risolvere.
Lei ora fa solo il dirigente o tiene ancora la matita in mano?
Non faccio più tanti disegni come prima, ma do ai miei collaboratori una prima visualizzazione di come immagino il personaggio; poi, quando ho il disegno “in bella”, rivedo alcuni dettagli.
Nasce prima un personaggio o la storia?
Prima la storia e spesso la immagino io, poi i personaggi. Una volta che ho messo nero su bianco queste due cose, mi affido agli sceneggiatori, che scrivono i dialoghi delle singole puntate e rivedo i personaggi con i disegnatori.
Come sono nate le fatine Winx?
La magia e tutto ciò che è mistero mi facevano brillare gli occhi sin da piccolo, ma con le Winx ho voluto rappresentare il bene che vince sul male. Non dovevano simboleggiare la furbizia di chi raggiunge i propri scopi a scapito dei più deboli o degli ingenui, cosa tipica delle streghe.
Sono dunque portatrici di valori positivi?
Certo, lanciano un messaggio forte di amicizia, onestà, solidarietà e non discriminazione. Le Winx si impegnano a scuola, studiano molto e nelle loro avventure c’è sempre un lieto fine, perché anche i personaggi che sbagliano, poi si pentono.
Si immaginava tanto successo?
No, non tanto da superare la Barbie e altri personaggi Disney. Ma a inorgoglirmi non sono solo le Winx: pochi giorni fa in Francia, al Mipcom Junior (la più importante rassegna internazionale di programmi tv per bambini), è stato premiato il nostro Huntik, miglior cartone animato per intrattenimento e opportunità di business, vincendo su altri 300 nuovi prodotti provenienti da 84 Paesi. Tra pochi mesi verrà trasmesso su Rai2, mentre in primavera andrà in onda la quarta serie delle Winx.
Due anni fa le sei fatine sono arrivate per la prima volta a teatro. Cosa ha provato nel vedere le sue creature in carne e ossa?
Una forte emozione, soprattutto nel vedere tanti bambini cantare le sigle del cartoon e divertirsi durante il musical, come in un grande concerto.
E ora avete fatto di più…
Già, il musical Winx on ice è uno spettacolo interamente sul ghiaccio, ancora più spettacolare per scenografie, coreografie, costumi ed effetti speciali, e con una madrina di eccezione come Carolina Kostner.
Perché avete scelto proprio lei?
Non ho mai voluto artisti famosi, nemmeno nel film dello scorso anno. Le star sono le Winx, ma per questo spettacolo l’abbinamento con Carolina mi è sembrato doveroso: è bella, ha un’immagine pulita e soprattutto è arrivata dov’è con tenacia e disciplina, senza arrendersi mai, neanche dopo una caduta.
State preparando una nuova pellicola?
Siamo in produzione con il seguito del film di animazione Il segreto del regno perduto. Dovrebbe essere pronto nel 2010.
Il 18 novembre Topolino spegnerà 80 candeline ed è ancora un personaggio molto amato. Succederà anche per le Winx?
Posso solo augurarmelo, anche se Topolino è nato in anni in cui c’era quasi esclusivamente lui. Oggi i tempi sono cambiati e la concorrenza, soprattutto giapponese e americana, è tanta. Inoltre i bambini cambiano velocemente. Comunque il fatto che le Winx resistano con la forza delle loro storie e la freschezza dei personaggi ormai da 6 anni, ci fa ben sperare. (y.s.)
Il papà delle Winx
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