Sono partiti a fine gennaio i lavori di restauro della torre nolare dell’Abbazia di Chiaravalle a Milano, la famosa Ciribiciaccola in via sant’Arialdo 102, lavori che dureranno fino al prossimo autunno.
L’attenta analisi dello stato di conservazione della Torre ha individuato, fin dalle fasi preliminari, le vulnerabilità della struttura che risale al tredicesimo secolo per cui si è reso necessario l’avvio di una progettazione puntuale volta al consolidamento strutturale statico e antisismico.
Si tratta di uno dei monumenti più significativi dell’intera Arcidiocesi ambrosiana dal punto di vista storico, culturale, architettonico, spirituale e devozionale, prossimo al ricorrere dell’8° centenario della sua consacrazione (2 maggio 1221 – 2021), la cui vulnerabilità richiede, da sempre, una cura costantemente vigile nel tempo.
Il percorso progettuale intrapreso per la Ciribiciaccola ha previsto una prima fase di conoscenza del corpo di fabbrica, raggiunta mediante un’approfondita campagna diagnostica e di rilievo; una seconda fase di verifica di vulnerabilità statica e sismica e una terza fase, appena avviata, di consolidamento strutturale e di restauro.
Per quanto concerne il progetto di restauro e consolidamento strutturale, concepito e coordinato dal prof. Lorenzo Jurina, il cui obiettivo prioritario è la riduzione della vulnerabilità sismica della Ciribiciaccola, si prevede un intervento caratterizzato dall’essere non invasivo, rispettoso del bene monumentale e originale sotto il profilo realizzativo e tecnico.
Le indagini diagnostiche condotte nel 2018 sulla Ciribiciaccola hanno consentito di raggiungere un adeguato livello di conoscenza del corpo di fabbrica, utile alla definizione della sua vulnerabilità statica e sismica. Le murature appaiono disomogenee, per via dei molteplici rimaneggiamenti che la struttura ha subito nei secoli, come dimostrano i risultati ottenuti dalle indagini soniche.
La Ciribiciaccola soffre carenze strutturali dal punto di vista sismico, per via della elevata snellezza e della geometria piuttosto “vuota”, che la rendono vulnerabile a carichi orizzontali. Localmente, si ravvisa, a diversi livelli, la presenza di elementi in muratura in fase di distacco, colonnine in pietra significativamente erose e dalle ridottissime capacità resistenti, elementi in ferro ossidati che non garantiscono la necessaria sicurezza strutturale.
Il progetto e le opere di restauro e consolidamento strutturale della Ciribiciaccola hanno potuto usufruire di finanziamenti pubblici della Regione Lombardia, del Ministero dei Beni Culturali e privati di Fondazione Cariplo e di Consorzio Tutela Grana Padano, integrati tra di loro, con l’intenzione di conseguire nel futuro un intervento organico di messa in sicurezza dell’intera Abbazia di Chiaravalle. I finanziamenti ottenuti hanno contribuito a generare un percorso virtuoso di raccolta fondi, oggi visibile con l’avvio delle opere di restauro.