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11 marzo

Per una comunità a misura di ogni persona

Il quarto convegno promosso dal tavolo di Coordinamento diocesano sulla disabilità si svolgerà online dalle 20.45 alle 22.45. Interverrà l’Arcivescovo

di Mariarosa TETTAMANTIMembro del Tavolo di coordinamento diocesano "O tutti o nessuno"

23 Febbraio 2021

Questo nostro tempo bloccato ci riserva ogni tanto dei guadi provvidenziali, che ci permettono di passare dalla riva dei giorni difficili a quella delle giornate amabili e feconde. Si tratta di spazi pensati dagli uomini, ma dei quali Dio si appropria per creare incontri inediti con i suoi figli. Succede così che anche questi periodi percorsi da notizie allarmanti e contraddittorie, che inquietano e sembrano sgretolare la speranza, possono diventare oasi di gioia e di testimonianza di un futuro possibile e migliore.

Parliamo del quarto convegno della Diocesi di Milano, promosso dal tavolo di Coordinamento diocesano «O tutti o nessuno» che si occupa di disabilità. Il titolo è trasparente di contenuti e di scopi: «Una comunità cristiana a misura di ogni persona». È una frase che suona bene all’orecchio di Dio, che non fa differenze tra i suoi figli e se ha qualche preferenza è sicuramente per chi è più fragile. Egli si è intenerito di fronte ai bisogni dell’uomo fino a scegliere l’incarnazione e la croce per essergli vicino nella debolezza: la strada che Lui ha tracciato è per noi a senso unico e su questa via la comunità cristiana è tenuta a formulare i suoi progetti.

Per questo, giovedì 11 marzo, dalle 20.45 alle 22.45, tutti i cristiani di buona volontà saranno accolti dall’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, che nell’ultimo anno non ha mai smesso di farsi nostro compagno e sostegno, in un cammino diventato aspro e spaventoso. Con lui ci saranno, realmente o idealmente, tutte le persone che si sono occupate dell’organizzazione del convegno: da don Mauro Santoro, responsabile del Tavolo di coordinamento, a monsignor Antonio Costabile del Servizio per la catechesi, ai rappresentanti della Fom, della Caritas ambrosiana, del Csi e di altre associazioni che si occupano di disabilità.

Occhieggiando al di là del sipario, insieme ad esperti Lis e al servizio di sottotitolazione, vediamo un’alternanza di relatori, di testimoni e di esperienze raccontate in video, tutte attività che vogliono essere scintille per diffondere benefici incendi nelle nostre comunità. Il Papa e i documenti della Chiesa, come il nuovo Direttorio per la catechesi, stanno in effetti creando un clima di vigilia per un grande cambiamento che ormai preme alla nostra sensibilità e non è più dilazionabile: le persone disabili non solo devono essere accolte, ma devono essere inserite a pieno titolo nella Chiesa, in quanto chiamate come tutti alla santità e a dare il proprio, responsabile contributo alla comunità cristiana. Questo chiede un ribaltamento di schemi e di mentalità, ma d’altra parte il cammino di conversione al pensiero di Cristo non è mai concluso.

E ora… ho raccontato il quando, il che cosa, il chi, il come: mancherebbe il dove. L’ho lasciato per ultimo, perché qui tornano sul nostro campo da gioco questi tempi tristi, che l’anno scorso hanno sancito il divieto di ritrovarci in presenza, spegnendo i nostri sorrisi sul nascere e impedendo ai saluti di creare il tempo gioioso del ritrovo e della festa. Quest’anno però c’incontreremo su un territorio diverso e vastissimo. Verremo a casa vostra, in collegamento webinar. Vi chiediamo di aprirci la porta come Gesù lo chiese a Zaccheo: «Voglio venire nella tua dimora». Non ci direte di no, perché proprio la possibilità di entrare nelle vostre case fa dei giorni della clausura forzata il tempo della benedizione e della creatività. Non aspettate dunque: iscrivetevi a questo link. In prossimità dell’evento riceverete il link che vi permetterà di partecipare sulla piattaforma Zoom. Il convegno è aperto a tutti e a tutte le diocesi: vi aspettiamo.

 

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