«Migliorare la protezione dei bambini dallo sfruttamento e dagli abusi sessuali», anche attraverso la ratifica della specifica Convenzione del Consiglio d’Europa. L’appello arriva da Strasburgo, sede del Cde, che in questi giorni ha promosso a Copenaghen una conferenza internazionale sulla difesa dell’infanzia, cui sono invitati i Ministri della Giustizia dei 47 Stati membri.
Adottata nel 2007, la Convenzione, spiega una nota del Cde, ha finora ottenuto la firma di 28 Paesi membri: «La Convenzione rappresenta un notevole passo in avanti nella prevenzione degli abusi sessuali nei confronti dei bambini, nella ricerca dei colpevoli, nella protezione delle vittime e nella cooperazione internazionale».
Il Cde insiste ora affinché altri Stati firmino e il testo «possa entrare in vigore in tempi rapidi»: «Per la prima volta un trattato internazionale sanziona penalmente il maltrattamento a sfondo sessuale, reato spesso commesso da persone conosciute dalle vittime, le cui ripercussioni sui bambini sono tra le più gravi». La Convenzione prevede che siano «riconosciuti come reati penali comportamenti come l’attività sessuale con minori», «la prostituzione e la pornografia infantile» e l’adescamento on line.
«Quotidianamente telegiornali e carta stampata riportano notizie dall’Italia e dal mondo di violenze sui minori, orrori che avvengono il più delle volte all’interno delle mura domestiche»: per la sezione milanese dell’Associazione medici cattolici italiani si tratta di un problema «che scuote le coscienze» e che occorre «approfondire».
Di qui il convegno “La violenza sui minori”, promosso il 22 maggio a Milano (alle 18 presso l’Istituto Suore di Carità di Maria Bambina, via Santa Sofia 17), occasione di confronto tra qualificati operatori del settore e rappresentanti di realtà di volontariato che accolgono al loro interno bambini e ragazzi feriti da violenze.
A moderare l’incontro sarà Enrica Morra, primario di ematologia dell’Ospedale Niguarda. Tra i relatori, madre Teresa Gosper, presidente Associazione gruppo di Betania, responsabile di Villa Luce (Milano) e Maria Luisa Della Rosa, psicoterapeuta e consulente giuridico nell’ambito della criminologia forense.