Combattere la tratta e proteggere le donne che ne sono vittime. Questo il tema del convegno che si terrà lunedì 26 novembre, alle 14, presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo, via Romagnosi 8, promosso insieme alla Fondazione Maria Paola Colombo Svevo.
Crimine spesso taciuto, ma sempre presente e in costante aumento nella società di oggi. La tratta è una piaga che dilaga soprattutto in territori molto poveri. Tante le sfumature che assume: sfruttamento sessuale (cresciuto dal 70 al 76 per cento) o per motivi di lavoro (18 per cento), accattonaggio forzato e servitù domestica o in altre forme (3 per cento). Gli ultimi dati del rapporto pubblicato dall’Unodc, l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine parlano chiaro.
Un fenomeno che coinvolge tutta l’Europa e che colpisce soprattutto le donne per il 79% (12% ragazze), contro il 21% di uomini (3% ragazzi). Romania, Bulgaria, Polonia e Ungheria: questi nella maggior parte dei casi i paesi di provenienza delle vittime, secondo i dati Ue. Mentre Nigeria, Vietnam, Ucraina, Russia e Cina sono i territori più presenti a livello extraeuropeo.
Dignità calpestate, abusi fisici, maltrattamenti. Realtà contro le quali è fondamentale intervenire tempestivamente. Nel 2011 l’Unione europea ha rinnovato l’impegno di contrasto del crimine e rafforzato le misure dirette alla prevenzione e all’assistenza delle vittime di questo crimine. È stata, per esempio, adottata la direttiva 2011/36/UE, che riguarda la prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime. Ed è stata poi elaborata una strategia articolata per affrontare la questione definitivamente, a partire dalla lotta alla povertà e dalle pari opportunità. «Maria Paola Colombo Svevo aveva una visione anticipatrice dei fenomeni legati alla tratta delle persone e delle soluzioni che si possono offrire a questo problema. Ha sempre combattuto per i diritti degli esseri umani sostenendo in particolare le categorie maggiormente bisognose e a rischio, come minori, anziani, disabili», sottolinea Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo. E, infatti, non è un caso che le idee della senatrice scomparsa, e in particolare la sua relazione del 14 dicembre 1995, siano state all’origine delle attuali disposizioni decise a livello europeo.
Il convegno sarà anche l’occasione per ricordare lo stato di avanzamento del progetto del pensionato intitolato alla Svevo, a Monza. «Monza Insieme» è un progetto voluto da Caritas di Monza e Cooperativa Novo Millennio che riunisce altri progetti tra cui il pensionato femminile; la Comunità Alba Chiara, della Novo Millennio, comunità educativa che accoglie 8 ragazze dai 14 ai 18 anni che provengono da situazioni familiari fragili; la costituenda Fondazione Monza Insieme promossa da Caritas e che avrà l’obiettivo di incoraggiare iniziative per la diffusione della cultura della carità, della solidarietà e dell’accoglienza. La Casa accoglienza è un progetto impegnativo da 3 milioni di euro, la metà sono stati messi a disposizione da Fondazione Cariplo. La posa della prima pietra è avvenuta a luglio 2011.