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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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29-30 novembre

Sant’Egidio, “Cities for Life”

In tutto il mondo più di 1400 città di 87 Paesi mobilitate per fermare la pena di morte. A Roma due grandi appuntamenti

28 Novembre 2011

La Giornata internazionale delle “Città per la Vita, Città contro la Pena di morte “- il 30 novembre, in ricordo dell’anniversario della prima abolizione della pena capitale ad opera di uno Stato europeo, il Granducato di Toscana nel 1786 – rappresenta una straordinaria iniziativa della Comunità di Sant’Egidio che nel corso degli anni ha riunito numerose amministrazioni locali e società civili, per offrire e promuovere universalmente questa battaglia tanto decisiva per l’umanità intera.

La Giornata internazionale contro la pena di morte ha ottenuto negli ultimi anni significativi risultati: meno della metà dei Paesi mantenitori ha eseguito condanne a morte e in meno di un terzo di questi Paesi si sono eseguite condanne a morte ogni anno nell’ultimo quadriennio; hanno abolito la pena di morte per tutti i reati Bhutan, Grecia, Samoa, Senegal, Turchia, Liberia, Messico, Filippine, Albania, Isole Cook, Kyrgyzstan, Ruanda, Kazakstan, Uzbekistan, Argentina, Burundi, Togo e Gabon; in un anno (2009-2010) il numero complessivo delle esecuzioni è calato di un terzo; undici Paesi hanno emesso sentenze capitali, ma hanno continuato a non eseguire condanne a morte (Afghanistan, Brunei Darussalam, Corea del Sud, India, Indonesia, Laos, Maldive, Myanmar, Pakistan, Sri Lanka e Thailandia).

L’edizione di quest’anno ha avuto l’adesione di oltre 1400 città, (500 in Italia) di cui 66 capitali, in 87 Paesi di ogni continente. Rappresenta la più grande mobilitazione internazionale finora realizzata per fermare nel mondo tutte le esecuzioni capitali. Le città coinvolte daranno vita a iniziative culturali e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sostenute e organizzate in sinergia con la Comunità di Sant’Egidio e associazioni a essa collegate, in Italia e in altri Paesi.

Martedì 29 novembre, a Roma, avrà luogo il VI Congresso internazionale dei Ministri della Giustizia, sul tema “Dalla moratoria all’abolizione della pena capitale. No Justice Without Life”. Dal 2004, allo scopo di sviluppare nuove strategie e visioni comuni, Sant’Egidio organizza questo Congresso, laboratorio di un metodo di lavoro che continua a tutti i livelli, dalla società civile al dialogo con le leadership e i rappresentanti politici, durante l’anno, in tutti i Paesi che intervengono.

A questa sesta edizione, insieme al ministro della Giustizia italiano Paola Severino, interverranno i rappresentanti dell’Unione Europea, ministri della Giustizia di numerosi paesi (Francia, Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Repubblica Centrafricana, Costa d’Avorio, Eritrea, Gabon, Guinea, Lesotho, Mali, Niger, Rwanda, Tanzania, Cambogia, Ecuador, Honduras, Norvegia, Kenya, Sudafrica, Sud Sudan, El Salvador) e rilevanti personalità di governo di Mongolia, Filippine, Guinea Bissau, Mozambico e Burundi, insieme a una delegazione di deputati e senatori dell’Illinois (ultimo Stato Usa ad avere abolito la pena capitale). Il 30 novembre gli ospiti saranno ricevuti dal presidente del Senato Renato Schifani.

Il 30 novembre, poi, alle 19, al Colosseo, si svolgerà la Cerimonia finale con l’illuminazione “speciale” del Colosseo, diventato il simbolo mondiale della Giornata Internazionale di “Cities For Life”.

Info: http://nodeathpenalty.santegidio.org/index.aspx – www.santegidio.org

A Milano fari su Beccaria

Milano aderisce alla Giornata delle “Città della vita - Città contro la pena di morte” puntando i fari sulla statua di Cesare Beccaria. «Milano è una città “simbolo” nella lotta alla pena di morte proprio in quanto patria di Beccaria - spiega Milena Santerini della Comunità di Sant’Egidio -. Nel 1764 egli pubblicò Dei delitti e delle pene, in cui scriveva: “Parmi un assurdo che le leggi, che sono l’espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l’omicidio, ne commettono uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall’assassinio, ordinino un pubblico assassinio».
«Questa iniziativa è una grande opportunità per sensibilizzare i milanesi - dichiara la vicesindaco Maria Grazia Guida -. La partecipazione delle città a livello internazionale consente di ampliare i momenti di confronto nella società civile, anche in aree geografiche in cui la pena di morte è ancora praticata».