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27 settembre

«Csi per il mondo» al Parlamento Europeo

A Bruxelles, durante l’incontro dedicato al “Linguaggio universale dello sport”, Massimo Achini interverrà con alcuni volontari per raccontare l’esperienza

21 Settembre 2016

Dopo Congo, Kenya, Albania, Camerun, Haiti e Brasile, il Csi per il Mondo parte per una missione del tutto speciale: sarà, infatti, ospite a Bruxelles il 27 settembre nella sede del Parlamento Europeo durante l’incontro dedicato al “Linguaggio universale dello sport”.

Il presidente Massimo Achini, insieme a una delegazione di volontari, interverrà per raccontare l’esperienza vissuta quest’estate durante le 5 missioni internazionali in Congo, Kenya, Albania, Camerun, Haiti e in occasione delle Olimpiadi di Rio dove i volontari del Csi per il Mondo hanno portato il loro aiuto anche nelle favelas brasiliane.

I ragazzi testimonieranno come lo sport sia un veicolo utile a percorrere le “strade impossibili” proposte dal motto del Centro Sportivo Italiano tramite la condivisione di difficoltà di gioie e di valori per andare oltre alle barriere linguistiche e culturali.

Durante l’incontro, oltre alla presenza di Silvia Costa, membro del Palamento Europeo e Presidente della Commissione per la Cultura, l’Istruzione, lo Sport e la Gioventù, ci saranno altre istituzioni del mondo sportivo provenienti da diversi paesi; sarà con loro che il Csi per il Mondo condividerà come il connubio giovani-sport sia vincente; è grazie a questa unione che si possono costruire e raggiungere obiettivi di crescita umana e comunitaria e l’esperienza di Csi per il Mondo ne è l’esempio.

«Portate un pallone nelle periferie del mondo» sono le parole che Papa Francesco ha pronunciato in occasione dell’udienza per i 70 anni del Csi e sono state fonte di ispirazione per i giovani volontari che, oltre a raccontare la loro esperienza vissuta in luoghi difficili, condivideranno anche il bagaglio culturale e valoriale personale acquisito durante le varie missioni.

«Un obiettivo unico, raggiunto anche grazie alla condivisione di un progetto da parte del Coni e da altri “amici” che hanno fatto avere il loro sostegno in diverse forme – spiega Achini -. Ringrazio l’Onorevole Silvia Costa che ci ha permesso di poter condividere i nostri pensieri e valori in un ambiente europeo. Avere la possibilità di sottolineare quanto valga la pena contare sui giovani, mettersi in ascolto e rispondere alle istanze del futuro dell’Italia, dell’Europa e del Mondo, utilizzando come agenzia educativa proprio lo sport. Sport, giovani e periferie del mondo costituisco un tridente di attacco impressionante. Lo sport è chiamato oggi a dare il meglio di se stesso e a esprimere tutte le potenzialità educative che ha. Csi per il Mondo è una forte esperienza di cooperazione internazionale attraverso lo sport e – dopo alcuni anni – possiamo dire che lo sport nei paesi in via di sviluppo centuplica le sue potenzialità educative. Far crescere i giovani deve essere una priorità. Nelle loro mani affidiamo il futuro dell’umanità. Mandarli con “zaino e pallone” nelle periferie del mondo vuol dire regalargli vita vera e occhi nuovi con cui guardare l’esistenza. Le periferie devono diventare centro delle nostre attenzioni, dei nostri ragionamenti, delle nostre intenzionalità perché non si possono lasciare le cose come stanno. Un semplice “zaino e pallone” per giocare partite importanti e complesse come queste. È questa la nostra vera sfida. Chiediamo all’Europa di prendere per mano i giovani e di aiutarci a fargli vivere un’esperienza che segnerà per sempre la loro vita e che li farà sentire cittadini del mondo. Tutto questo semplicemente attraverso lo sport».