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Toniolo

Giovani: promossa la scuola,
bocciate le istituzioni

Nuovo segmento del “Rapporto” promosso dall’Istituto e realizzato dall’Ipsos che ha intervistato 9000 persone fra i 18 e i 29 anni. Ambivalente il voto sulla Chiesa

14 Dicembre 2012

In un panorama di sfiducia radicale e generalizzata nei confronti delle Istituzioni, si salvano la Scuola e le Forze dell’Ordine, viene respinto il Sindacato, mentre la Chiesa ottiene un voto ambivalente: quasi 6 giovani lombardi credenti su 10 la promuovono, mentre estendendo il dato ai non credenti le bocciature arrivano a 7 ogni 10 intervistati. Questa la sintesi del nuovo segmento del Rapporto Giovani, la grande indagine sui giovani italiani promossa dall’Istituto Toniolo in collaborazione con Fondazione Cariplo, curata da un gruppo di docenti dell’Università Cattolica e realizzata dall’Ipsos, che ha intervistato 9000 persone fra i 18 e i 29 anni. Anche il dato relativo alla Lombardia è in linea con quello nazionale, anzi in alcuni casi è migliore come per la Scuola e le Forze dell’ordine e la Chiesa

Secondo il campione analizzato, la maggioranza dei giovani lombardi (oltre il 60%), dà alla Scuola e all’Università un voto positivo. Il grado di approvazione sale tra coloro che hanno un titolo di studio alto. A livello nazionale, rispetto alla ripartizione geografica, la fiducia tende, infatti, ad aumentare dove scuola e università sembrano offrire migliori strutture e maggiori livelli di preparazione: il voto positivo arriva quasi al 62% in Lombardia. I valori sono comunque positivi nella maggioranza dei casi anche nel Centro e nel Sud.

 Promosse anche le Forze dell’ordine. Anche in questo caso più del 57% dei giovani lombardi intervistati mostra fiducia nei confronti di chi indossa una divisa. A livello nazionale, il dato sale al 58% nel Nord-Ovest e si attesta al 57% fra chi ha un titolo di studio alto, mentre uomini e donne hanno dato un giudizio sostanzialmente equivalente.

Il capitolo dedicato alla Chiesa è maggiormente articolato sia a livello nazionale, sia a livello lombardo. Innanzitutto si distingue il segmento dei giovani lombardi credenti: tra questi il 56% esprime un giudizio positivo. Il dato diminuisce di molto considerando anche i non credenti (33%). A livello nazionale da considerare con attenzione i fattori della geografia (nell’ambito dei credenti il valore dei consensi supera il 50% in tutte le aree geografiche tranne che nel Centro, dove scende al 45%); dell’istruzione (la percentuale dei voti favorevoli alla Chiesa aumenta con il titolo di studio, 51,5% tra i laureati); e del genere, con una maggiore fiducia registrata tra le donne (50,3%) rispetto agli uomini (48,9%). Come per tutte le istituzioni, i giovani tendono a premiare maggiormente le figure più vicine, con le quali interagiscono quotidianamente e concretamente. Altre ricerche condotte sul territorio evidenziano, per esempio, come la percentuale di consensi tenda a salire, rispetto alla voce generica di Chiesa, quando si chiede il grado di fiducia nei missionari, nei sacerdoti, negli insegnanti di religione. Maggior apprezzamento inoltre viene espresso per le parrocchie e, in particolare, per la funzione degli oratori che vengono considerati luoghi non solo di formazione, ma di svago e di amicizia.

 Vanno male i Sindacati, che ottengono in media il 29% dei consensi, meno di 3 su 10 sia a livello nazionale sia a livello lombardo. Analizzando il dato per genere, a livello nazionale i consensi salgono leggermente tra le donne (31%). Rispetto all’area geografica, il dato è molto omogeneo, oscillando fra il 29% e il 30%.

Questo nuovo segmento del Rapporto completa il capitolo dedicato alle Istituzioni, che già ha registrato la bocciatura senza appello dei partiti, che si collocano, sia in Lombardia, sia a livello nazionale, davanti a tutti nella classifica della sfiducia.

Guzzetti: «Per il futuro del Paese sosteniamo le nuove generazioni»

«Anche in questa ricerca dell’Istituto Toniolo i giovani mostrano di guardare al futuro con ottimismo; abbiamo davvero bisogno di giovani che non si rassegnino, pur di fronte alle difficoltà di questi anni». È questo il commento di Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, che sostiene la ricerca del Toniolo. «Comprendo la loro delusione nei confronti di alcune istituzioni - aggiunge Guzzetti - ma apprezzo la loro positività nei confronti della scuola e dell’università. Anche Fondazione Cariplo è un’istituzione: mi auguro che apprezzino quel che facciamo, perché per i giovani oggi abbiamo dato vita a diverse iniziative, sostenendo, ad esempio, i ricercatori e coloro che lavorano nel settore della cultura, ambito oggi bistrattato; attraverso l’housing sociale, realizzando case alla portata delle tasche degli under 35. Ci occupiamo di molti problemi, ma oggi non possiamo non comprendere che se non sosteniamo le giovani generazioni oscuriamo il loro futuro e quello del Paese».