Dopo il riposo seguito alla sua vittoria (e annesso show)
di Jerez de la Frontera, Rossi scalda il motore per riprovarci
il 22 aprile a Istanbul, pista inedita per le nuove 800 cc
di Gigi Sironi
L’ultimo birillo ci ha messo un po’ a cadere… Poi strike, Valentino Rossi è tornato! Come dire: e’ stata dura riprendere a vincere, ma adesso sono qui e mi faccio un baffo di tutti. Ed eccolo, il Dottore: vince di prepotenza a Jerez della Frontera, gioca con i birilli umani e li stende tutti e sette (come le sue vittorie su questa pista); poi fa surf in piedi sul serbatoio della sua Yamaha M1. «Il bowling? L’avevo visto, nel baseball si usa. Divertente, una motivazione in più per tornare a vincere – ha spiegato Valentino a fine gara -. La chiave della vittoria, però, è stato il gran lavoro della squadra».
Pedrosa, con la sua Honda, partiva dalla pole position, ma in gara Rossi, con due o tre staccate decise, gli ha fatto subito capire che non c’era verso di passare davanti… Così Dany ha dovuto accontentarsi di arrivare sul podio. Peccato: prima della gara aveva detto che voleva lottare per la vittoria, ma se anche la moto c’è, lui nel corpo-a-corpo tra i cordoli rende meno.
Dopo un mese di stop è opportuno rispolverare la classifica. In due gare 45 punti sui 50 disponibili: questo il bottino del Dottor Rossi, seguito da Stoner e Pedrosa a quota 36, Edwards a 36, Melandri a 19 e Hayden, il campione del mondo, fermo a 17, con un bello smacco da mandar giù.
Intanto Locatelli, dopo il terribile incidente e varie operazioni, è uscito dal coma e ha fatto ritorno a casa, mentre Loris Capirossi è diventato papà: il piccolo Riccardo pesa 3 kg e gode di ottima salute… Auguri a tutta la famiglia!
Dopo il riposo, i test e altre prove, adesso tocca alla Turchia (22 aprile) e poi alla Cina: due piste velocissime, dove cavalli e velocità saranno determinanti. La Yamaha potrebbe pagare pegno alle Ducati e vedersi sfrecciare in rettilineo pure le Honda. A Istanbul non sarà facile: nessuno ha mai fatto test su quella pista con le nuove 800 cc. Partono tutti dallo stesso gradino, ma le prove e il warm-up potrebbero decidere le sorti dell’intera gara.