C’è chi dice che il rivale più pericoloso Cunego lo troverà in casa: quel Gilberto Simoni che ha già due Giri nel suo palmarès e che non ha gradito lo “scherzo” che il Piccolo Principe, suo compagno di squadra, gli fece l’anno scorso, sovvertendo le gerarchie interne e andando a vincere la corsa.
Dopo la conclusione di Milano e le parole grosse volate tra i due, pochi avrebbero scommesso sulla loro convivenza in una stessa équipe. Invece è cambiato il marchio – Lampre-Caffita al posto di Saeco -, ma Damiano e Gilberto sono rimasti insieme agli ordini del ds Martinelli. E se strada facendo troveranno il giusto accordo, i problemi saranno per gli avversari.
Per quanto lo riguarda, Gibo (33 anni) ha chiarito che non intende partire battuto. Ha vinto alla grande il Giro dell’Appennino e interpellato sul Giro ha risposto citando Piero Pelù: «Io ci sarò, con tutto il mio entusiasmo…». Intanto incassa la considerazione di Basso, che lo ritiene l’avversario più pericoloso.
Nel ventaglio dei candidati alla maglia rosa, il Giro di Romandia ha dato segnali confortanti per Stefano Garzelli e Paolo Savoldelli, entrambi trentaduenni già vincitori del Giro. Dopo annate non convincenti, il varesino è considerato rivale ostico dallo stesso Cunego. Il “Falco” bergamasco, invece, si ripresenta dopo stagioni ricche di contrattempi, inserito in una squadra molto forte (la Discovery Channel).
Protagonisti saranno anche l’olimpionico Paolo Bettini e Danilo Di Luca, leader della classifica mondiale dopo i successi al Nord. Buone cose si attendono dagli esperti Moreni, Nardello e Caucchioli, conferme importanti si chiedono ai più giovani Pozzato, Sella, Scarponi e Bertagnolli.