Circa 10 mila ragazzi di età compresa tra i 10 e i 13 anni, sette Province lombarde coinvolte, Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano, Coni, le squadre di calcio Milan, Inter, Brescia, Monza e Lecco, oltre a Olimpia Milano (basket), Hockey Milano, Gabeca Monza (pallavolo). Sono i protagonisti di “Io tifo positivo – Nel segno di Candido Cannavò”. L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione, prevede incontri formativi nelle scuole alla presenza di testimonial delle squadre che hanno aderito al progetto, eventi sportivi e di gioco arricchiti da un tifo "positivo", con la ferma condanna degli episodi di violenza, purtroppo ancora troppo frequenti sugli spalti degli stadi di calcio, soprattutto.
“Io tifo positivo” è uno dei progetti promossi e sostenuti dalla Fondazione Candido Cannavò per lo sport, nata alla fine del 2009 per ricordare l’opera e l’insegnamento del grande direttore della Gazzetta, scomparso il 22 febbraio di 3 anni fa. Le caratteristiche e gli obiettivi dell’iniziativa sono stati illustrati oggi nel Candido Day, organizzato dalla Fondazione Cannavò in collaborazione con la Gazzetta dello Sport.
Le parole chiave di “Io tifo positivo” – la cui realizzazione è affidata a Comunità Nuova onlus, di cui è presidente don Gino Rigoldi – sono: rispetto, tolleranza, educazione, impegno, sana competizione, divertimento, lealtà e accettazione della sconfitta. I giovani coinvolti in questa iniziativa dovranno mettersi alla prova e dimostrare di aver appreso il gusto di tifare per lo sport e contro ogni forma di violenza e discriminazione.
«Crediamo fortemente in questo progetto e lo sosteniamo con convinzione – ha sottolineato l’assessore regionale allo Sport e Giovani Monica Rizzi -, perché il problema del tifo violento negli stadi è da affrontare non solo con i metodi repressivi, che hanno dato risultati finora poco brillanti, ma educando i nostri ragazzi a un comportamento da veri sportivi. A loro affidiamo il compito di costituire un esempio non solo per i loro coetanei, ma anche per i genitori». L’obiettivo da raggiungere entro il 2015 è il coinvolgimento di tutte le Province lombarde. «Anzi – ha precisato Rizzi – sono convinta che riusciremo a conseguirlo nel giro di poco tempo, al massimo entro il 2014, comunque sicuramente in anticipo».
In occasione del Candido Day sono state ricordate le iniziative promosse dalla Fondazione tra il 2010 e il 2011, culminate nell’allestimento della mostra “DonnaèSport”, e illustrate le azioni per il 2012, che saranno sostenute anche da Fondazione Cariplo. Tra gli impegni assunti il più importante è il “Progetto carceri: San Vittore”, che si propone di migliorare le condizioni di vita dei detenuti dell’istituto di pena milanese e della polizia penitenziaria. Saranno distribuiti 1.500 kit igienico-sanitari, completi di abbigliamento intimo e prodotti per l’igiene personale, per dotarne l’intera popolazione carceraria, viste le difficoltà dell’Amministrazione penale a reperire i fondi necessari. A questo kit verrà aggiunta una felpa (ne verranno distribuite 2.000), per affrontare le temperature più basse. Un esemplare del kit è stato consegnato simbolicamente dal direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti alla direttrice del carcere di San Vittore Gloria Manzelli.