Questa mattina, presso la sede dell’Opera Romana Pellegrinaggi, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dei JPII Games – Pilgrims of Peace, il pellegrinaggio in Terra Santa (21-25 ottobre), organizzato insieme al Centro Sportivo Italiano con l’obiettivo di promuovere uno sport che vada incontro all’uomo.
Unire il pellegrinaggio allo sport è una formula vincente per favorire il dialogo tra i popoli e aprire strade a una possibilità nuova per quanti abitano la Terra Santa, protagonisti di questo evento per la pace patrocinato dal Pontificio Consiglio per i Laici, dal Coni e dall’Ufficio per la Pastorale del Tempo libero, turismo e sport e dello sport della Cei.
Da otto anni questo evento vede la partecipazione di pellegrini, sportivi, campioni dello sport e gente comune, e il coinvolgimento di associazioni di volontariato italiane e internazionali impegnate in Terra Santa. L’iniziativa avrà il suo culmine il 22 ottobre, memoria liturgica del Beato Giovanni Paolo II e anniversario dell’inizio del suo Papato. Si potrà prendere parte alla storica corsa non competitiva Betlemme-Gerusalemme, lungo i 12 km che separano le due città passando per il check-point, il luogo che segna la divisione tra i due territori, e assistere a numerose competizioni sportive che vedono scendere in campo rappresentative di italiani, israeliani e palestinesi: particolarmente significativo quest’anno un triangolare di calcio sul piazzale del check-point tra alcuni rappresentanti della Lega Pro, dell’Associazione Italiana Calciatori e un gruppo sportivo palestinese.
I JPII Games – Pilgrims of Peace vedono il coinvolgimento a più livelli di istituzioni internazionali ed europee, quali il Quartetto per il Medio Oriente, il Parlamento Europeo, le istituzioni, gli sport makers italiani e anche volti noti disposti a “sposare” la causa. Oltre a “tedofori d’eccezione” come Giusy Versace, campionessa paralimpica (neo-primatista europea dei 100m con 16"18) e Demetrio Albertini, altri campioni hanno deciso di unirsi alla causa della pace come ambasciatori di un messaggio universale: Igor Cassina, Margherita Granbassi, Massimiliano Rosolino, Francesco Damiani, Paola Protopapa ed Emiliano Brembilla. Le loro voci si possono ascoltare sul sito ufficiale della manifestazione www.jpiigames.com e sui principali social network utilizzati per diffondere l’iniziativa.
Jospers, comunità virtuale creata da Opera Romana Pellegrinaggi in cui si ritrovano i pellegrini e i viaggiatori con un profondo interesse per la spiritualità, la storia, l’ecologia, ha proposto ai suoi membri di raccontare la propria storia personale e quello che sperano di vedere, sentire, ottenere partecipando a questo evento: i due racconti migliori saranno premiati con la partecipazione gratuita aJPII Games – Pilgrims of Peace (info: www.jpiigames.com/educational.html)
«Ogni anno il Csi crede in questa bella iniziativa in Terra Santa – afferma Massimo Achini, presidente nazionale -. Corriamo con i palestinesi e gli israeliani perché crediamo fortemente che la pace si costruisce ogni giorno con i piccoli gesti, con piccoli passi che aiutano ad abbattere le barriere del pregiudizio, dell’odio, della paura che si trasforma in diffidenza. Anche quest’anno alla maratona si uniranno altre manifestazione sportive, a simboleggiare che lo sport crede ogni anno di più in questo progetto di pace».
«Molti sono i temi rilevanti in questa esperienza dello spirito – sottolinea padre Cesare Atuire, amministratore delegato di Opera Romana Pellegrinaggi -. Mi piace però sottolineare il punto fondamentale partendo proprio dalle parole di Benedetto XVI all’apertura dell’Assemblea speciale del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente. In quell’occasione il Santo Padre disse: “Nonostante le difficoltà, i cristiani di Terra Santa sono chiamati a ravvivare la coscienza di essere pietre vive della Chiesa in Medio Oriente, presso i Luoghi santi della nostra salvezza. Ma quello di vivere dignitosamente nella propria patria è anzitutto un diritto umano fondamentale: perciò occorre favorire condizioni di pace e di giustizia, indispensabili per uno sviluppo armonioso di tutti gli abitanti della regione”. Io credo che con questa iniziativa ognuno di noi concretamente contribuisce a costruire ponti di pace fra i popoli e, attraverso lo sport, a promuovere quei valori che sono necessari alla costruzione del bene comune. La pace, come diceva il Beato Giovanni Paolo II a cui è intitolata la corsa Betlemme-Gerusalemme, nasce davvero da un cuore nuovo».