Un “Polisportivo” da record con quasi 1000 presenze dal 23 al 25 aprile, dagli Allievi a salire come categorie, e oltre 1200 nel periodo 25-27 aprile a Desenzano del Garda. «Numeri – ha sottolineato il presidente del Csi Lombardia, Giancarlo Valeri – che da un lato ci fanno molto piacere, ma da un lato hanno significato un notevole lavoro da parte di tutta la nostra macchina organizzativa».
Il Csi Lombardia, che ha già confermato di voler organizzare anche nel 2015 il “Polisportivo” proprio alla vigilia dell’Expo a Milano, ha voluto rinnovare la sua kermesse. Primo periodo, dal 23 al 25, dedicato allo sport in rosa, alle donne che vincono, per dirla con lo speaker della manifestazione Davide Iacchetti e, a simboleggiare questo omaggio al mondo rosa, ospiti della prima serata sono state le ragazze della Pallavolo Montichiari neopromosse in serie A1.
E la tre giorni finale dedicata ai mister, aperta da Emiliano Mondonico, ha ulteriormente testimoniato la vivacità della manifestazione sostenuta da Radio Vera e dai volontari della “Rovato soccorso”.
«Con questo “Polisportivo” – ha sottolineato il presidente Giancarlo Valeri – abbiamo voluto introdurre nuove discipline come dimostrato con la presenza delle atlete bresciane della ginnastica artistica e come faremo nei prossimi anni con il judo, il tennistavolo e tante altre discipline che sono svolte dalle oltre 3600 società del Csi Lombardia e dai loro più di 300 mila atleti». «Confermata l’attenzione al mondo dei disabili – ha continuato il presidente regionale Valeri -: quest’anno abbiamo ospitato le gare della pallacanestro e della pallavolo integrate che vedevano in campo atleti disabili e non insieme in campo».
Le classifiche finali hanno premiato tutti, chi con le coppe e le medaglie dei primi classificati, chi con la gioia di belle giornate trascorse sui campi e nelle palestre per calcio, pallavolo e pallacanestro, ma anche per i giochi di abilità e polisportivi.
«Abbiamo ancora una volta – commenta fiero il presidente Valeri – colorato di arancioblu il bresciano e il mantovano dimostrandoci pronti per il grande appuntamento con Papa Francesco sabato 7 giugno quando molti big dello sport, tra cui Antonio Rossi, ora Assessore allo sport e politiche per i giovani della Regione Lombardia, saranno con noi a Roma».
A introdurre la seconda tre giorni del “Polisportivo” del Csi Lombardia, dal 25 al 27, la serata con Emiliano Mondonico che ha dialogato con un mister, un sacerdote e un arbitro. Mondonico ha iniziato ricordando Tito Vilanova, mister del Barcellona, morto nei giorni scorsi a causa di un tumore. Mondonico ha quindi sottolineato che l’impegno di ogni allenatore con i ragazzi è grande, che è più difficile allenare i ragazzi che Inzaghi, Balotelli o Vialli, e che ai ragazzi si deve sempre chiedere di dare il massimo della gioia nel fare sport e aiutarli a crescere nello sport. «I ragazzi devono sempre dare il massimo – ha detto -, ma quello che si deve esigere da loro non è un progresso tecnico o di risultati, ma che diventino donne e uomini a 360 gradi». Ai ragazzi ha detto che la vita è piena di difficoltà e ha invitato a guardare i genitori per superarle perché proprio i genitori, ha rimarcato, saranno tra i pochi che non vi abbandoneranno mai e vi aiuteranno sempre nei momenti di bisogno. «I genitori – ha detto ai suoi giovani interlocutori il grande mister e ambasciatore del Csi – siano il vostro punto di riferimento». Ai ragazzi Mondonico ha anche spiegato che il genitore “modello” è quello che non ritiene il proprio figlio o figlia il migliore della squadra, ma parte dalla consapevolezza che la vera forza di tutto è il gruppo che cammina compatto verso i successi senza differenze. «Nessuna preferenza – ha sintetizzato in uno slogan -, il gruppo viene prima di tutti i singoli e il lavoro di squadra porta ai risultati e vi fa diventare donne e uomini, perché questa sarà la vostra vera vittoria».
Mister Mondonico ha unito la sua voce a quella del presidente regionale del Csi Lombardia, Giancarlo Valeri, nello stimolare la partecipazione dei ragazzi e dei loro mister, insieme alle loro società, all’incontro del 7 giugno a Roma con Papa Francesco. «Dobbiamo davvero esserci tutti – hanno detto Valeri e Mondonico – perché anche quella sarà una tappa del compleanno del nostro Csi, ma anche del vostro cammino verso il traguardo del diventare donne e uomini».
Spazio, nei cinque giorni, anche agli appelli pro Congo tanto che Davide Iacchetti ha scherzato dicendo che il «Csi cambierà ora nome da Centro sportivo italiano a Centro sportivo internazionale».