Dopo aver celebrato lo scorso anno il suo 80° anniversario, la Radio Vaticana affronta una nuova tappa della sua storia affidando in modo sempre crescente il suo messaggio di servizio al Vangelo e alla Chiesa alle nuove tecnologie di comunicazione.
I programmi radiofonici in circa 40 lingue – ricevuti via satellite o via internet – sono oggi ritrasmessi da un migliaio di radio locali o regionali in Fm e Om in circa 80 Paesi. Sono inoltre accessibili live su cinque canali web e on demand e in podcast in ogni punto del mondo da cui ci si possa connettere a www.radiovaticana.va . Sul sito compaiono anche notizie e testi scritti in 40 lingue in 13 alfabeti diversi. Il servizio RSS e le newsletter vengono inviate quotidianamente a numerosi abbonati in molte lingue, non solo europee.
La stretta collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano ha inoltre permesso di sviluppare anche un servizio video molto ricco sulla Rete e lo strumento innovativo del Vatican player, che offre non solo le immagini e i suoni delle attività del Papa live e on demand, ma li collega sistematicamente all’Agenda degli appuntamenti del Papa e così anche ai testi e ai servizi giornalistici attinenti. Tramite il Vatican player i siti web di tutto il mondo possono ricevere e rilanciare immagini, voci e testi del Papa e della Santa Sede.
Il canale radiofonico “Radio Vaticana in diretta” sulle 24 – ben seguito in Fm su Roma e in Dab e Dab+ su buona parte del territorio italiano – permette un dialogo sempre più intenso con la vita e la cultura italiana e con la Chiesa in Italia.
Tenuto conto della vasta accessibilità dei suoi servizi tramite le ritrasmissioni radio locali, regionali o nazionali, e tramite il web e alcuni canali satellitari, quinid, la Radio Vaticana ritiene di poter ridurre l’impegno delle trasmissioni con le tecnologie tradizionali delle onde corte e delle onde medie, trasferendo così risorse in nuove direzioni.
Perciò dal prossimo 1° luglio il Centro Trasmittente di Santa Maria di Galeria terminerà tutte le trasmissioni in onde medie e quelle in onde corte verso la maggior parte dell’Europa e delle Americhe, che sono appunto le regioni del mondo in cui la copertura da parte delle ritrasmissioni radio e l’accesso tramite Internet sono ormai di gran lunga preponderanti.
La riduzione interessa circa la metà dei tempi di trasmissione dal Centro Trasmittente, dove si avvia lo studio per la ristrutturazione del Centro stesso in funzione delle nuove tecnologie di comunicazione. Nei prossimi anni si prevedono ulteriori riduzioni delle trasmissioni in onde corte, tenendo però sempre presente il dovere di servire con particolare attenzione quelle aree e popolazioni più povere o in situazioni di difficoltà (in particolare in Africa, nel Medio Oriente o in Asia), che non hanno altre vie alternative per ricevere capillarmente la voce del Papa e della Chiesa.
Dai prossimi giorni i programmi radiofonici nelle diverse lingue informeranno i loro ascoltatori della nuova situazione, dando anche suggerimenti e indicazioni appropriate perché i tradizionali radioascoltatori in onde corte o medie possano ricorrere alle vie alternative disponibili per fruire dei servizi della Radio Vaticana.