«Il mio concetto di giornalismo è semplice come la mia fede: cioè, scrivere ciò che uno vede, essere presenti laddove l’uomo soffre. Raccontare il dolore è una cosa molto complicata, che richiede molta onestà, e la prima onestà è di vederlo e condividerlo. Non si racconta chi soffre se non soffri anche tu. Allora, o lo faccio in questo modo o faccio un altro mestiere». Parole di Domenico Quirico, inviato speciale de La Stampa, in un’intervista rilasciata a Radio Vaticana nel settembre 2013.
Sarà proprio Quirico, protagonista di un drammatico rapimento in Siria tra l’aprile e il settembre dello scorso anno, l’interlocutore del cardinale Angelo Scola nel tradizionale incontro tra l’Arcivescovo di Milano e gli operatori della comunicazione in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. La festa ricorre venerdì 24 gennaio, l’incontro è in programma sabato 25 gennaio, alle 10.30, presso l’ormai tradizionale location dell’Istituto dei Ciechi di Milano (via Vivaio 7).
Il dialogo tra Scola e Quirico – moderato da Donatella Negri, giornalista della Rai -, verterà sulla figura e sul ruolo del “Giornalista, testimone”, quale l’inviato de La Stampa è stato appunto su molti delicati fronti dell’attualità internazionale. A partire dal concetto di “testimone” delineato dall’Arcivescovo nella sua Lettera pastorale Il campo è il mondo: «Il testimone fa crescere la libertà, soprattutto la libertà da se stessi, dal proprio progetto, dall’immagine di sé che si sogna. Il testimone impara a conoscere in modo appropriato la realtà, ne scopre, sulla propria pelle, la verità e la comunica ai fratelli» (pagina 42).
L’incontro è promosso dall’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Milano, in collaborazione con l’Ucsi Lombardia.
Al termine dell’incontro l’Istituto dei Ciechi offrirà ai partecipanti un “aperitivo al buio”.
L’incontro è aperto a tutti e l’ingresso è libero. È preferibile comunque iscriversi, valendosi dell’apposito modulo on line allegato.