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14 ottobre

Schuster, «console di Dio» nella città

Le anticipazioni di don Filippo Di Giacomo sullo “speciale” sull’Arcivescovo in onda alle 23.45 su Rai Uno

30 Settembre 2012

Dopo gli speciali nei mesi scorsi su don Pino Puglisi e Natuzza Evolo, andrà in onda su Rai Uno domenica 14 ottobre alle 23.45 una serata dedicata al beato cardinale Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano dal 1929 al 1954 (Ildefonso Schuster: scommettere sull’Italia). «Nonostante la tarda ora in cui di solito vengono trasmessi e pur essendo prodotti di nicchia, facciamo ottimi ascolti», assicura l’autore don Filippo Di Giacomo. Il ciclo, realizzato da Rai Vaticano in collaborazione con La grande storia di Raitre, Tgr e Tg1, andrà in onda nell’ambito dello «Speciale Tg1».

L’obiettivo di questi “speciali” è quello di mantenere viva nel patrimonio culturale italiano la memoria di quanti hanno contribuito a fare grande il nostro Paese. La puntata su Schuster (50 minuti) ripropone dunque la sua storia, anche attraverso documenti e testimonianze inedite.

«L’idea ci è venuta quando siamo stati a Milano per l’Incontro mondiale delle famiglie e nel colloquio che abbiamo avuto con il cardinale Angelo Scola – spiega Di Giacomo -. Abbiamo capito che avevamo tra le mani qualcosa di straordinario e abbiamo voluto scommettere su noi stessi. Il cardinale Schuster ci è sembrato l’archetipo di generazioni di grandi Vescovi che ha scommesso sull’Italia».

L’Arcivescovo di Milano era una «figura austera» che ha saputo «tracciare la strada e creare ponti». «Schuster andava incontro alla gente, faceva di fatto il “console di Dio” nella città, contribuendo a costruire quell’Italia che ci ha poi regalato la democrazia e la Costituzione – dice Di Giacomo -. Il suo è lo stile anche di altri Vescovi: potremmo citare Ambrogio, Cipriano, Agostino, San Carlo, San Galdino, il cardinale Tosi, il cardinale Ferrari… e Pastori più vicini a noi come Montini, Colombo, Martini, Tettamanzi». Per realizzare questa puntata, dice Di Giacomo, «ho collaborato con una bravissima giornalista della sede Rai di Milano, Donatella Negri, che ha svolto un lavoro straordinario di interviste, con Nicola Bertini e il regista Luigi Bizzarri. Abbiamo utilizzato anche immagini inedite, perché Donatella è andata a cercare foto negli archivi parrocchiali che le hanno aperto le porte. L’entusiasmo che hanno dimostrato le parrocchie alle quali ci siamo rivolti dice la testimonianza positiva di Schuster».

«Questo Vescovo, che volle condurre sempre una vita da monaco – dice monsignor Ennio Apeciti, responsabile diocesano delle Cause dei santi -, conferma con rinnovato entusiasmo la sua fiducia nell’impegno dei laici, allora coagulato nelle forme dell’Azione cattolica, ma non solo. A quei laici che aveva voluto fossero coinvolti nella vita delle parrocchie, attraverso i consigli pastorali e le scuole della dottrina cristiana, riconosceva una competenza specifica».

C’è da credere che anche la puntata di domenica prossima sul cardinale Schuster farà buoni ascolti. E in futuro che cosa vedremo in tv? «Vorremmo raccontare don Tonino Bello e Alcide De Gasperi», conclude Di Giacomo.