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Don Carlo Magni

29 Giugno 2016

Ieri è morto don Carlo Magni.

Nato ad Arosio (Co) il 26/9/1929.

Ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 28/6/1953.

1973 Laurea in Filosofia.

– Dal 1953 al 1963 Vice Rettore Collegio arcivescovile di Seregno.

– Dal 1963 al 1975 Parroco a Brongio.

– Dal 1975 al 1986 Insegnante Scuola secondaria.

– Dal 1986 al 1991 Insegnante Collegio arcivescovile di Cantù.

– Dal 1991 al 1993 Direttore Casa Paolo VI a Barzio.

– Dal 1993 Residente a Castello di Brianza – S. Lorenzo.

Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli
della parrocchia S. Lorenzo di Castello di Brianza

Carissimi,

partecipo al vostro cordoglio per la morte di don Carlo Magni e mi unisco a tutti voi nell’elevare la preghiera cristiana di suffragio.

Creato sacerdote il 28 giugno del 1953, nel giorno esatto del suo sessantatreesimo anniversario di ordinazione questo nostro fratello ha potuto pronunciare un ultimo e definitivo sì al Signore, rinnovando così la piena consegna della propria esistenza alla volontà del Padre che lo ha scelto, lo ha donato alla nostra Chiesa ambrosiana e lo ha ora chiamato a sé.

Il lungo ministero di don Carlo fu caratterizzato dalla sua grande passione per lo studio, che lo portò a impegnarsi per molti anni nel campo dell’istruzione e dell’educazione dei giovani: nominato – come primo incarico – Vice Rettore del Collegio di Seregno, divenne in seguito professore di scuola secondaria, insegnando anche presso il Collegio “De Amicis” di Cantù. Nel tentativo di vivere una fede incarnata, egli amava tenersi molto aggiornato su quanto succedeva nel mondo e nella società civile: non era raro, durante le omelie, ascoltarlo rileggere alla luce della proposta evangelica gli spunti offerti dall’attualità. Dal 1963 al 1975, in qualità di parroco di Brongio, don Carlo sperimentò pure cosa significhi essere pastore immerso nelle vicende, ordinarie e straordinarie, del popolo di Dio, prendendosi cura di quella comunità in cui ora desidera che riposino le sue spoglie mortali. Nel 1993 venne a risiedere in mezzo a voi e fino alla fine si mantenne fedele alla celebrazione quotidiana della Santa Messa: anche nell’ultimo anno, sebbene le forze fossero diminuite, continuò infatti ad officiarla in casa.

In comunione con lui attraverso questa Eucaristia, affidiamo dunque insieme don Carlo all’abbraccio misericordioso del Padre e all’intercessione della Madonna, ringraziandolo per quanto ci ha donato.

Con affetto vi benedico.