Dn 7,9-14; Sal 97 (98); 2Ts 1,1-12; Lc 3,23-38
«Gesù, quando cominciò il suo ministero, aveva circa trent’anni ed era figlio, come si riteneva, di Giuseppe». (Lc 3,23)
Luca ci presenta il contesto in cui si avvia la missione di Gesù. Il battesimo definisce questo inizio e l’evangelista colloca subito dopo le origini di Gesù. La genealogia comincia con Giuseppe e giunge ad Adamo (Lc 2,38b). L’origine in Adamo rivela solidale Gesù con tutti gli uomini. Si parla anche della sua età: circa trent’anni. «Cosa ha fatto Gesù in questo tempo? Ha fatto quello che abbiamo fatto tutti noi, ha vissuto tutti i sentimenti e tutte le situazioni che tutti abbiamo vissuto. Egli è nella nostra vita, nella nostra storia, nel nostro quotidiano» (S. Fausti). L’evangelista aggiunge una nota: Gesù era figlio di Giuseppe, ma solo nell’opinione della gente. Sottolinea, dunque, l’inizio della genealogia partendo dalla nascita di Gesù fino a mostrare l’universalità della salvezza. Entriamo nel cuore di questo mistero con l’invito di Paolo a «non occuparsi di favole e di genealogie senza fine invece di promuovere l’opera di Dio, che è fondata sulla fede» (1Tm 1,4).
Preghiamo
Il Signore si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa di Israele.
Dal Salmo 97 (98)