Il percorso espositivo raccoglie dipinti tipici della sua più recente ricerca espressiva incentrata sul paesaggio urbano, avviata nel 2005. Dopo il diploma all’Accademia di Brera, Riccardo Taiana, tra il 1994 e il 1998 si avvicina all’insegnamento di Devalle, che costituirà il riferimento fondamentale per gli anni successivi, determinando l’orientamento verso la difficoltosa disciplina del disegno dal vero. Nel 1998 fa visita, insieme al fratello Alessandro, anch’esso artista, al pittore Antonio López García a Madrid, incontro che segnerà gli sviluppi del proprio lavoro.
Come afferma lo stesso Taiana, «dipingo dal vero. Apro il cavalletto accanto a un guardrail, su un cavalcavia, in quei cunei di erba ritagliati dalle autostrade. Mi sposto con un furgone. Tema urbano e grande formato sono elementi legati a questi spostamenti. Il quadro cresce in un’intensa osservazione del mondo esterno, fra il paziente lavoro di misurazione e la continua tensione mentale che richiedono tavolozza e pennelli. E’ un modo di procedere poco sistematico verso un equivalente della realtà che non e’ la realtà stessa, e che non posso conoscere prima di dipingere».
Museo Diocesano
Corso di Porta Ticinese, 95 Milano
Orari: dal martedi’ alla domenica, 10-18, lunedi’ chiuso.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 02.89420019;
www.museodiocesano.it Il percorso espositivo raccoglie dipinti tipici della sua più recente ricerca espressiva incentrata sul paesaggio urbano, avviata nel 2005. Dopo il diploma all’Accademia di Brera, Riccardo Taiana, tra il 1994 e il 1998 si avvicina all’insegnamento di Devalle, che costituirà il riferimento fondamentale per gli anni successivi, determinando l’orientamento verso la difficoltosa disciplina del disegno dal vero. Nel 1998 fa visita, insieme al fratello Alessandro, anch’esso artista, al pittore Antonio López García a Madrid, incontro che segnerà gli sviluppi del proprio lavoro.Come afferma lo stesso Taiana, «dipingo dal vero. Apro il cavalletto accanto a un guardrail, su un cavalcavia, in quei cunei di erba ritagliati dalle autostrade. Mi sposto con un furgone. Tema urbano e grande formato sono elementi legati a questi spostamenti. Il quadro cresce in un’intensa osservazione del mondo esterno, fra il paziente lavoro di misurazione e la continua tensione mentale che richiedono tavolozza e pennelli. E’ un modo di procedere poco sistematico verso un equivalente della realtà che non e’ la realtà stessa, e che non posso conoscere prima di dipingere».Museo Diocesano Corso di Porta Ticinese, 95 Milano Orari: dal martedi’ alla domenica, 10-18, lunedi’ chiuso. Per informazioni e prenotazioni: tel. 02.89420019; www.museodiocesano.it